News e Cronaca

Erika non è ancora libera: media lasciatemi in pace

Erika non è ancora libera e questa mattina all'alba è stata vista all'interno della comunità Exodus. La ragazza "formalmente non è ancora libera" e "per oggi non lascerà la comunità". Lo ha spiegato ai cancelli della Comunità di recupero in cui si trova la ragazza il responsabile per l'Italia del nord delle Comunità Exodus, Giovanni Mazzi.

Avevamo annunciato, nei giorni scorsi, la fine della detenzione di Erika De Nardo, in carcere per aver ucciso, secondo i magistrati, la madre e il fratellino il 21 febbraio 2001 nella sua villetta di Novi Ligure. La ragazza tuttavia, non è ancora libera e questa mattina all’alba è stata vista all’interno della comunità Exodus. Erika dunque “formalmente non è ancora libera” e “per oggi non lascerà la comunità”. Lo ha spiegato ai cancelli della Comunità di recupero in cui si trova la ragazza il responsabile per l’Italia del nord delle Comunità Exodus, Giovanni Mazzi. La ragazza inoltre, dopo tanto accanimento mediatico nei confronti di Omar Favaro, che abbiamo visto anche in televisione, vuole essere lasciata in pace dai media. A proposito di Omar, lo definisce un essere viscido, che spera di trovare lavoro, andando in televisione e speculando sulla tragedia. A Erika hanno dato molto fastidio le foto, uscite sui giornali, di Omar sulle tome della madre Susy Cassini e del piccolo Gianluca. Ma lei non vuole essere torturata dai media: ha solo bisogno di pace e tranquillità, chiede di stare solo con la famiglia, quella che le è rimasta. A rendere note le sue volontà nei confronti dei media e della stampa è stato Giovanni Mazzi, responsabile della comunità che ha ribadito che la ragazza non uscirà dalla comunità quest’oggi in quanto, pur essendo concluso il suo periodo di affidamento in prova, non è ancora giunto il provvedimento da parte della magistratura con il quale si stabilisce che Erika, che ha ora 27 anni, ha finito di scontare definitivamente la pena. Dunque questo Natale per Erika sarà un Natale diverso, il primo Natale, dopo dieci anni, in famiglia, con il padre. Ricordiamo che il padre non ha smesso un attimo di starle vicino, non ha saltato nemmeno una visita in carcere. E, anche se in pochi attimi con un gesto assurdo ha distrutto anche la sua vita, l’ha perdonata.

 



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