Novi Ligure, Erika shock: “Sogno la mamma che ho ucciso”
Tutti quanti ricorderete la storia di Erika ed Omar: i due ragazzini, all’epoca dei fatti fidanzati, che uccisero la madre e il fratello di lei a coltellate, senza un reale motivo. Erika ha scontato e sta scontando ancora la sua pena in carcere. Adesso è una donna, ha 27 anni, è maturata e non ragiona […]
Tutti quanti ricorderete la storia di Erika ed Omar: i due ragazzini, all’epoca dei fatti fidanzati, che uccisero la madre e il fratello di lei a coltellate, senza un reale motivo. Erika ha scontato e sta scontando ancora la sua pena in carcere. Adesso è una donna, ha 27 anni, è maturata e non ragiona più con quella testa adolescente che l’ha spinta a massacrare mamma e fratellino. Sono passati dieci anni e sette mesi da allora e per la prima volta Erika De Nardo parla della sua mamma: “Mi manca da morire. Vorrei tanto fosse qui con me. Io sono spaventata”, dice la giovane e aggiunge: “Ho perso mia mamma e mio fratello, ancora non riesco ad accettare che non ci siano più”. Le dichiarazioni di Erika De Nardo sono all’interno di una ricostruzione compiuta dal settimanale Panorama, in edicola da oggi. La madre di Erika aveva solo 41 anni quando è stata uccisa dalla figlia e dal suo fidanzatino. Gianluca, il fratello minore di Erika, era un undicenne. I due sono stati uccisi da Erika ed Omar con 97 coltellate. Omar, come sappiamo, all’epoca dei fatti 17 enne, è tornato in libertà lo scorso anno: ha lasciato il piemonte e vuole essere lasciato in pace. Erika invece in carcere si è laureata in lettere moderne ed è in procinto di uscire: sarà liberà a dicembre, o a gennaio 2012.”Panorama” rivela che Erika dice di sognare spesso la madre che le sta vicino, la abbraccia, le dice di stare tranquilla perché lei le vuole bene. In carcere Erika legge poesie, ascolta la musica di J Ax e di Robbie Williams, e scrive favole per la figlia di un’amica.
Secondo quanto rivela il settimanale, la prima cosa che Erika vorrebbe fare una volta fuori dal carcere è bere una birra. Ad aspettarla c’è anche il padre Francesco, che non l’ha mai abbandonata. Anche il giorno del funerale, quando Erika era già accusata di omicidio, papà Francesco fece preparare: Da tuo marito e tua figlia, sulla bara della moglie e Da tuo padre e tua sorella, su quella di Gianluca, il fratellino di Erika.