Arpino, esplode una fabbrica di fuochi d’artificio nel Frusinate: sono 5 i morti
Cinque morti e un disperso. È questo il tragico bilancio per un’esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi d’artificio oggi pomeriggio nel Frusinate, ad Arpino. L’esplosione avvenuta nel pomeriggio, ha coinvolto l’intera fabbrica. Secondo quanto si è appreso, sarebbero state 4 le esplosioni che hanno investito gli operai all’interno della fabbrica che è a conduzione […]
Cinque morti e un disperso. È questo il tragico bilancio per un’esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi d’artificio oggi pomeriggio nel Frusinate, ad Arpino. L’esplosione avvenuta nel pomeriggio, ha coinvolto l’intera fabbrica. Secondo quanto si è appreso, sarebbero state 4 le esplosioni che hanno investito gli operai all’interno della fabbrica che è a conduzione familiare.
I vigili del Fuoco intervenuti sul posto, sono impegnati a domare le fiamme che hanno investito lo stabile e fino ad ora hanno recuperato solo cinque corpi, ma sono alla ricerca di un sesto che per il momento risulta disperso. La famiglia proprietaria della fabbrica è del posto, per questo si sono attivati anche i membri della comunità locale.
L’incidente si è verificato in località Carnello, nella fabbrica Cancelli, che è a conduzione familiare e l’intervento dei vigili è di alcune squadre accorse sul posto.
Il Governo, attraverso il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, partecipa al dolore dei familiari e dei colleghi dei lavoratori vittime dell’esplosione. Immediatamente sono stati attivati i servizi ispettivi del Ministero perché collaborino con i vigili del Fuoco e con il Servizio sanitario locale per individuare le cause della sciagura ed eventuali responsabilità
Il lavoro in Italia resta comunque un fattore molto alto per gli incidenti, soprattutto in quei settori ad alto rischio per la persona. Non è nemmeno il primo grave incidente avvenuto in una fabbrica di fuochi d’artificio che è comunque un ambiente altamente a rischio proprio a causa dei materiali che vengono trattati.
Teresa Corrado