Napoli, operaio Fiat in pericolo di vita dopo il tentato suicidio
L’operaio della Fiat di Pomigliano d’Arco rischia la vita, ha perso molto sangue e dopo l’intervento è ancora ricoverato in rianimazione all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Tutto questo è la conseguenza del tragico gesto che Carmine P. di 44 anni ha compiuto ieri. L’operaio di Scampia ha tentato il suicidio subito dopo avere letto […]
L’operaio della Fiat di Pomigliano d’Arco rischia la vita, ha perso molto sangue e dopo l’intervento è ancora ricoverato in rianimazione all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Tutto questo è la conseguenza del tragico gesto che Carmine P. di 44 anni ha compiuto ieri. L’operaio di Scampia ha tentato il suicidio subito dopo avere letto la lettera dell’azienda che lo informava di un nuovo periodo di cassa integrazione, due anni che si aggiungono ai precedenti tre anni.
L’uomo si è chiuso nel bagno di casa e con un oggetto tagliente si è provocato numerose ferite, quelle al collo e all’addome le più profonde, le più gravi. E’ stato soccorso dalla moglie che ha chiamato l’autoambulanza quando si è accorta che qualcosa di grave era accaduto, quando è riuscita ad entrare nel bagno e ha visto il marito in una pozza di sangue.
L’operaio è padre di due figli, di 18 e 11 anni, ed è immaginabile lo stato disperazione che possa averlo sorpreso quando ha appreso che non c’era alcuna possibilità di riprendere il suo lavoro di dipendente Fiat, ma di doversi accontentare della cassa integrazione. Lo stabilimento Giambattista Vico chiuderà per cessata attività e lascerà il posto alla newco Fabbrica Italia Pomigliano, dove verrà prodotta la nuova Fiat Panda.
Carmine P. è ancora in prognosi riservata, le sue condizioni, in base a quanto riferito dal direttore sanitario dell’ospedale Giuseppe Matarazzo, sono purtroppo ritenute gravissime. L’uomo è ancora in pericolo di vita ed è sotto continuo controllo degli infermieri dell’ospedale.