Melania Rea ultime notizie, le intercettazioni di Parolisi svelano tutto
L’ordinanza di custodia cautelare a carico del marito di Melania Rea, Salvatore Parolisi, accusato di aver ucciso la moglie lo scorso 18 aprile, sono presenti tre monologhi del caporalmaggiore, che svelerebbero tutto. Secondo gli inquirenti infatti, dalle registrazioni fatte mentre Parolisi era solo in macchina, a sua insaputa, emergerebbe tutta la verità: nell’ordinanza c’è scritto […]
L’ordinanza di custodia cautelare a carico del marito di Melania Rea, Salvatore Parolisi, accusato di aver ucciso la moglie lo scorso 18 aprile, sono presenti tre monologhi del caporalmaggiore, che svelerebbero tutto. Secondo gli inquirenti infatti, dalle registrazioni fatte mentre Parolisi era solo in macchina, a sua insaputa, emergerebbe tutta la verità: nell’ordinanza c’è scritto infatti che questi tre monologhi non trovano spiegazione nell’ambito di una innocenza di Salvatore Parolisi ma, al contrario, la trovano nell’ambito di una responsabilità di Parolisi per l’omicidio della moglie. Parolisi quando è da solo in auto si sfoga, e dice alcune cose davvero compromettenti per la sua situazione. Il primo monologo risale al 2 maggio ed è significativo per la non trasparenza di Salvatore, come scritto nell’ordinanza, che cerca di occultare i segni e le tracce del suo rapporto in corso con Ludovica e si lamenta di come Ludovica non capisca e che non deve contattarlo. Leggiamoli insieme.“Era solo per amicizia e basta e se non capisce ma poi solo l’amicizia rimane, poi solo per amicizia punto e basta ah…. Lo deve capire lei, deve capire.. ma chi cazzo è..Gli dico non mi chiamare e lei mi manda il messaggio…Ehhh… Gesù mio…E no che te l’ho detto e se non te lo dicevo che faceva…Ma guarda che questa è davvero scema questa ragazza.. Ah….Ma che ignoranza veramente…Guarda…Questa è..Questa è proprio… per chiamare io devo prendere un telefono.. Devo riuscire a prendere… mannaggia quella non capisce io gli dico di lasciare stare e lei insiste, quella insiste…Quella è tosta”.
Nel monologo Salvatore Parolisi ripete: “non essere sempre scemo .. ogni tanto usa il cervello… usa il cervello. .. usa il cervello … non te la far fare, usa il cervello e non fartela fare … usa il cervello e non te far fare, Totore. Tu non sei scemo … Salvatore devi fare così se vuoi che la vita tua abbia un senso, per forza, non te la far fare … non te la far fare. e non te la far fare … Salvatore non te la far fare … Salvatore è meglio .. è meglio .. è meglio … proprio a livello di carcere …spero che questa è intelligente, questa ragazza, mannaggia quel porco del diavolo… quella è addolorata, quella è sconfitta, quella non sa a chi deve credere, quella non sa più a chi deve credere”.
Infine, il terzo monologo per il Gip è significativo per un momento di cedimento e quasi una voglia e un bisogno di confessare. Si tratta di un brevissimo monologo risalente al 16 giugno in cui Salvatore dice a se stesso: “Ti devo sputtanare…mi devo fare 30 anni…ma ti devo tirare il cuore dal petto, però me li faccio volentieri…Me li faccio volentieri” .
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