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Barbara Pironti si racconta tra metodo Voicecraft e potenzialità della voce

Barbara Pironti ancora ospite di Ultime Notizie Flash si racconta. La nostra voce è un importantissimo veicolo delle nostre emozioni: se siamo felici, se qualcosa ci fa sentire tristi o arrabbiati, la nostra voce cambia, perché noi ci riflettiamo in lei.  Ma, se volessimo riscrivere la nostra storia personale, accantonare tutta una vita passata che […]

Barbara Pironti ancora ospite di Ultime Notizie Flash si racconta. La nostra voce è un importantissimo veicolo delle nostre emozioni: se siamo felici, se qualcosa ci fa sentire tristi o arrabbiati, la nostra voce cambia, perché noi ci riflettiamo in lei.  Ma, se volessimo riscrivere la nostra storia personale, accantonare tutta una vita passata che non ci è piaciuta e ripartire da zero, potremmo partire proprio dalla nostra voce, anche se abbiamo 30 anni? A quanto pare si, in particolare con il metodo Voicecraft.

Approfondiamo l’argomento con una cantante professionista sempre in grado di rinnovarsi: Barbara Pironti, che da sempre studia canto e fa della musica il suo tutto, nota anche per la sua esperienza con il gruppo Serendipity ad X-Factor :

–  Barbara in cosa consiste esattamente il metodo Voicecraft?

E’ stato usato correttamente il termine “metodo”. Infatti parliamo di metodo Voicecraft Evts (Estill Voice Training Sistem). Ho approfondito questa tecnica vocale, ed il termine Training lascia intendere perfettamente su cosa verte questo metodo.La corda vocale è un muscolo, la voce uno strumento: come tale va conosciuto nella sua globalità, struttura morfologica,capacità, intesa come abilità, potenzialità, con i suoi limitì. Predisposizione,inclinazione ,attitudine,talento naturale non bastano a”fare”un cantante ,specie se questo desidera far del canto una professione o comunque sentirsi più completo. Il metodo Voicecraft, che attenzione,tengo a precisare non intende sostituirsi al metodo di canto tradizionale, dove elementi principali sono riscaldamento,vocalizzi e scale(uitli e anche necessari ,spesso), la respirazione (quest’ultima è anzi alla base), ma il metodo Voicecraft vuole affiancarsi comunque al metodo classico, focalizzando il lavoro sull’apparato laringo-faringeo, muscoli ed altri apparati che intervengono nell’azione canora, (labbra,mandibola e lingua compresi) e concentrandosi su ciò che accade prima che il suono stesso venga emesso,un controllo maggiore durante questa fase, e poi anche ,ovviamente,durante “l’azione del cantare” ed in tutte quelle azioni dove “la voce “ha un ruolo fondamentale(speakeraggio..doppiaggio..recitazione)a livello professionale.

La voce ha casse di risonanza quali cavità nasale, seni frontali, cavità orale, faringea, cassa toracica ed addominale. Nel Voicecraft si parla di qualità vocali : Speech, Falsetto, Sob, Cry, Twang, Opera, Belting. Le differenti posizioni degli organi ed apparati citati precedentemente determinano appunto tali qualità.Traducendo in italiano le qualità indicate in inglese, sarà facile per associazione capirne il suono vocale derivante.Sostengo a mio parere che la conoscenza approfondita e l’uso corretto del”proprio strumento vocale” dia maggior versatilità nei passaggi di registro,controllo,migliorando resistenza e performances.

 

-E’ vero che si può respirare benissimo e cantare malissimo? E che si può cantare bene pur respirando male?

Riguardo a questa seconda domanda non so se potrò essere esaustiva , potrebbe esserci già una contraddizione in se stessa.Una bella voce,una persona intonata può con lo studio migliorare,perfezionarsi ed acquisire tecnica. La respirazione cosìdetta diaframmatica,è fondamentale ,ed è la funzione principale nell’attività canora , per permettere di gestire studio e dinamiche indipendentemente dalle scuole di pensiero sulla tecnica vocale: il flusso d’aria arriva , filtra attraverso le corde vocali producendo un suono pulito e corretto, creando delle vibrazioni che rimbombano nelle casse di risonanza su citate. Non credo sia possibile cantare bene in genere,ma specie a livello professionale, respirando male.Visto che c’è un’ antitesi di fondo.Certo ci sono casi in cui si ha il talento di una bella voce con caratteristiche naturali che molti devono studiare(vibrato..un’estensione notevole..una timbrica particolare,una voce “apparentemente “impostata…senza aver studiato)ma come qualunque forma d’arte senza un minimo di studio è facile s’incorra nell’abuso dello strumento vocale, di un utilizzo scorretto che può portare in seguito delle problematiche più o meno serie e sicuramente un limite delle proprie potenzialità.

 

La voce che ruolo ha nella nostra vita?

La voce come uno sguardo esprime tutto,ed è veicolo di emozioni.

 

Si può riscrivere la propria storia personale partendo dalla voce, anche a 30 anni?

Se ci sono delle potenzialità ..se c’è passione, tenacia , volontà, perchè non cominciare a dedicarsi all’arte”anche dopo l’adolescenza, o addirittura da adulti ,anzi magari si ha una maggiore consapevolezza di se,di chi si è..e cosa ci fa star bene. Pensiamo a quante persone si iscrivono a corsi di ballo o cominciano ad appassionarsi nel dipingere quadri, o scrivono libri. Certo, le corde vocali essendo un muscolo, se in fase di “riposo da tempo” o ci si è lavorati in modo superficiale e per gioco,come tale va allenato, riallenato e/o riabilitato a certe funzioni . Ho sempre adorato questa frase di Gibran che esprime l’essenza del canto..dicendo tutto:  Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta ed il battito del cuore di chi ascolta.

 

Intervista a cura di Antonella Marchisella

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