Emergenza rifiuti Napoli, arrivano i primi indagati
La procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa, per reagire alla nuova emergenza rifiuti che ha colpito il capoluogo partenopeo. Il procuratore capo, Giovandomenico Lepore, ha anche dichiarato che ci sono i primi indagati, ma non ha rilasciato alcun nominativo ai giornalisti. Si aspettano nomi eccellenti e personaggi da tenere sotto alto controllo, […]
La procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa, per reagire alla nuova emergenza rifiuti che ha colpito il capoluogo partenopeo. Il procuratore capo, Giovandomenico Lepore, ha anche dichiarato che ci sono i primi indagati, ma non ha rilasciato alcun nominativo ai giornalisti.
Si aspettano nomi eccellenti e personaggi da tenere sotto alto controllo, soprattutto perché ormai l’emergenza è diventata la normalità della città di Napoli. Le forze dell’ordine, però, sono intenzionate a mettere fine all’egemonia della camorra su un business che procura alla Camorra ingenti introiti e che, proprio per questo, non ha intenzione di mollare e sicuramente non ha intenzione di permettere alle istituzioni di fare il proprio dovere.
Sul problema napoletano interviene anche il Presidente Silvio Berlusconi, il quale annuncia che già da giorni si discute sull’emergenza rifiuti e che il problema, sul tavolo da diversi giorni, potrà essere risolto trovando delle soluzioni appropriate, in questo momento al vaglio dei suoi collaboratori.
Intanto il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, ha confermato che nel decreto è previsto lo smaltimento dei rifiuti napoletani anche in altri siti al di fuori della regione anche se questo è un provvedimento temporaneo e straordinario, solo per ripulire la città e che si applicherà solo alla Campania. Il Ministro è arrivato a questa conclusione dopo aver avuto un colloquio con il sindaco di napoli Luigi de Magistris.
Ma quello che dovrebbe far riflettere in modo positivo, sono i 150 milioni di euro, assegnati alla Campania per la impianti intermedi di raccolta della spazzatura, ma anche per la raccolta differenziata, che dovrebbe cercare di risolvere il sempre presente problema dell’immondizia campana.
Dello stesso avviso e il presidente della Repubblica Napolitano che infatti ha chiesto un intervento duro ma non breve, perché si possa liberare la città partenopea, la terza d’Italia, dall’emergenza.
Si condannano invece i roghi che durante la notte vengono appiccati ai cumuli di spazzatura, perché gravemente nocivi alla salute e anche all’ambiente.
Teresa Corrado