Napoli, emergenza rifiuti: ci pensa de Magistris o Berlusconi?
Continua l’emergenza a Napoli sui rifiuti, tanto che il Presidente Berlusconi sembrerebbe aver affermato che per risolverla, al posto del neo sindaco de Magistris, deve intervenire di nuovo lui. Un’affermazione che lascia perplessi non solo gli addetti ai lavori, ma tutti. Questa dichiarazione è avvenuta dopo che sono passati cinque giorni dalla promessa di liberare […]
Continua l’emergenza a Napoli sui rifiuti, tanto che il Presidente Berlusconi sembrerebbe aver affermato che per risolverla, al posto del neo sindaco de Magistris, deve intervenire di nuovo lui. Un’affermazione che lascia perplessi non solo gli addetti ai lavori, ma tutti. Questa dichiarazione è avvenuta dopo che sono passati cinque giorni dalla promessa di liberare la città dai rifiuti che invadono le strade cittadine.
Il Presidente del Consiglio ha incontrato il coordinatore del PdL campano Nicola Casentino, il presidente della Provincia di Napoli Bruno Cesaro, quella della provincia di Avellino Cosimo Sibilla e il senatore campano Carlo Sarro, per discutere sull’emergenza rifiuti e sulla necessità di aprire al più presto una nuova discarica in Campania per far fronte alle necessità del capoluogo campano. Tra le ipotesi c’è anche la possibilità di riaprire il vecchio sito di Salerno, quello di Macchia Soprano.
Intanto i cittadini di Napoli, stufi di dover aspettare, hanno da giorni cominciato a bruciare, solo durante la notte, i cassonetti colmi di rifiuti che durante il giorno, causa anche l’innalzamento elevato delle temperature, mandano odori nauseanti e impediscono la normale circolazione dei mezzi.
Si protesta anche in centro, nelle vicinanze dei Quartieri Spagnoli, nella piazza di Santa Caterina da Siena, dove i cittadini sono scesi in piazza con le scope.
Intanto il Tar da ragione al presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro che si era opposto alla decisione del sindaco di Caivano che con un’ordinanza aveva rifiutato di far sversare i rifiuti nella discarica del paese perché certo che questo possa diventare una seconda Napoli.
Intento dalla Provincia fanno sapere che i siti di Cesaro e Acerra, sono temporanei e che funzioneranno solo fino a quando durerà l’emergenza.
Ma come dare torto ai cittadini, se le parole espresse sono sempre le stesse e l’emergenza, ormai a Napoli è diventata una routine? E ancora, come fermare la mano della Camorra che continua a tenere il controllo dei rifiuti, nonostante la lotta delle forze dell’ordine.
Teresa Corrado