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‘Ndrangheta, arrestate 151 persone nell’operazione Minotauro

Maxi operazione delle forze dell’ordine in tutto il territorio italiano in un’operazione congiunta fra Carabinieri e Guardia di Finanza. In manette sono finite 151 persone, mentre altre 40 sono state indagate ma restano in libertà. L’operazione ha avuto il coordinamento da parte dei gip della provincia di Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria, sul filone […]

Maxi operazione delle forze dell’ordine in tutto il territorio italiano in un’operazione congiunta fra Carabinieri e Guardia di Finanza. In manette sono finite 151 persone, mentre altre 40 sono state indagate ma restano in libertà. L’operazione ha avuto il coordinamento da parte dei gip della provincia di Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria, sul filone dell’espansione della ‘Ndrangheta nel nord Italia.

Davvero un’operazione molto capillare, visti anche i numeri degli arrestati che non lasciano dubbi sulle operazioni delle forze dell’ordine, tese a eliminare le mafie all’interno del sistema economico e politico italiano. L’operazione “Minotauro” ha permesso a 148 persone di finire in carcere su ordine di custodia cautelare, due sono rimasti agli arresti domiciliari e uno è stato arrestato in flagranza di reato, perché lo hanno trovato in possesso di 100 grammi di cocaina.

Due persone sono latitanti da anni, ma un’altra è stata arrestata in Francia utilizzando il mandato di cattura internazionale. Una delle persone arrestata in Calabria, è stata raggiunta prima che si rifugiasse in un bunker.

Le forze dell’ordine sono entrate in possesso anche di un manoscritto che contiene le formule utili all’affiliazione alla ‘Ndrangheta. Il tutto è stato anche accuratamente documentato con molti filmati. Argomenti inerenti all’organizzazione sono stati discussi in 5 funerali e una comunione, una prassi delle organizzazioni criminali che prendono spunto da avvenimenti simili per incontri importanti, celati da riti di normale amministrazione umana.

La complessa operazione ha dato molto su cui lavorare ai gip delle varie provincie interessate, ma ha messo, ancora una volta, la ‘Ndrangheta di fronte alla determinazione dello Stato e della polizia e soprattutto delle persone oneste che non hanno intenzione di lasciarsi manipolare dalle mafie.

Teresa Corrado

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