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Batterio killer, da dove viene?

Dietrofront delle autorità sanitarie europee contro i cetrioli incriminati di essere portatori e quindi infettati dal batterio E. Coli. Le analisi effettuate sulle partite di cetrioli incriminate e soprattutto provenienti dalla Spagna, hanno dato esito negativo. L’allarmismo, però, ha causato la caduta della vendita della verdura, soprattutto quella spagnola, tanto che i coltivatori iberici hanno […]

da www.leggonline.it

Dietrofront delle autorità sanitarie europee contro i cetrioli incriminati di essere portatori e quindi infettati dal batterio E. Coli. Le analisi effettuate sulle partite di cetrioli incriminate e soprattutto provenienti dalla Spagna, hanno dato esito negativo.

L’allarmismo, però, ha causato la caduta della vendita della verdura, soprattutto quella spagnola, tanto che i coltivatori iberici hanno deciso di intentare una causa per danni, al Ministero della Sanità di Amburgo, da dove è partita la prima dichiarazione di accusa contro i prodotti spagnoli. La settimana scorsa, infatti, ministro della Sanita’ di Amburgo, Cornelia Pruefer-Storcks, aveva dato l’avvio al blocco dei prodotti spagnoli accusando i cetrioli di essere portatori del batterio, ma già ieri aveva ritrattato dopo i primi risultati avuti dai laboratori.

In Germania, intanto si aggiunge una nuova vittima e il bilancio sale a 16 morti, ma aumentano anche i casi di contagio, secondo le stime il numero è arrivato a 470, cento in più di ieri.

Ma i medici brancolano nel buio. Assolti i cetrioli, che non presentano tracce del batterio, non si sa a chi dare realmente la colpa e soprattutto dove indagare e a chi rivolgersi. La ricerca ricomincia daccapo e non si esclude alcuna pista. Più che altro sembra che si brancoli nel buio. Ma continuano i controlli su tutto il territorio europea, alla ricerca del ceppo del batterio.

Intanto il vicepremier spagnolo non esclude nemmeno di intendere un ricorso della Spagna contro le autorità di Amburgo, ree di aver colpito con le loro accuse prodotti spagnoli, impedendone la libera circolazione.

In Italia, oggi, si è passati al dissequestro delle tonnellate di cetrioli, preventivamente sequestrati per poter analizzare i prodotti, soprattutto quelli provenienti dall’Andallusia, mentre i coltivatori di frutta e verdura italiani, annunciano che le ripercussioni si sentiranno in tutto il settore e in tutte le regioni d’Europa.

Teresa Corrado

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