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Morta Elena la bimba dimenticata in auto dal padre

Davvero tragica la fine della piccola Elena. La bambina di Teramo non c’è l’ha fatta, dopo giorni in cui ha lottato per la sopravvivenza, ha ceduto e, nonostante il lavoro dei medici, che avevano cercato di salvare la piccola anche con un intervento neurochirurgico, non c’è stato nulla da fare. La bambina è morta, lasciando […]

da images.vanityfair.it

Davvero tragica la fine della piccola Elena. La bambina di Teramo non c’è l’ha fatta, dopo giorni in cui ha lottato per la sopravvivenza, ha ceduto e, nonostante il lavoro dei medici, che avevano cercato di salvare la piccola anche con un intervento neurochirurgico, non c’è stato nulla da fare. La bambina è morta, lasciando nella più tetra disperazione la sua famiglia.

Le sue condizioni, apparse immediatamente disperate, non hanno avuto alcun miglioramento e lentamente si sono viste spegnersi anche le più fievoli speranze.

La bambina era stata lasciata distrattamente in auto dal padre, Livio Petrizzi, docente universitario a Teramo, il quale era convinto di aver lasciato la bambina a scuola prima di dirigersi al lavoro. Quando verso le tredici, è tornato alla macchina, si è accorto della tremenda verità e ha cercato di soccorrere immediatamente la piccola.

Una tragedia che lo ha sconvolto nel profondo, tanto da mandarlo in stato confusionale. La moglie, ricercatrice nella stessa università, non ha dubbi sull’innocenza e sulla tragica fatalità che ha colpito il suo compagno e la loro figlia. Difende il rapporto che c’era tra padre e figlia, sicura che l’uomo non avrebbe mai potuto fare del male alla piccola, un uomo che era un padre esemplare e pieno di attenzioni verso la piccola e verso lei stessa, in attesa di un altro bambino.

Una tragedia, certamente, che come afferma la donna, potrebbe accadere a chiunque, una fatalità e adesso un dolore sordo che chiede solo il rispetto di tutti, perché, nella nostra società, presa dall’attività sempre più frenetica, spesso si fanno o si pensa di fare azioni troppo automatiche.

Teresa Corrado

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