Napoli, l’emergenza rifiuti non da tregua
Parlare dell’immondizia a Napoli, sembra come parlare del meteo giornaliero. Ogni giorno c’è una novità, ogni giorno c’è una proposta, ma la spazzatura a Napoli, resta sempre in emergenza. Ormai per i cittadini napoletani è diventata consuetudine e non una faccenda extra. La spazzatura resta l’ì, nel centro cittadino, mentre nessuno va a riprenderla, nessuno […]
Parlare dell’immondizia a Napoli, sembra come parlare del meteo giornaliero. Ogni giorno c’è una novità, ogni giorno c’è una proposta, ma la spazzatura a Napoli, resta sempre in emergenza. Ormai per i cittadini napoletani è diventata consuetudine e non una faccenda extra. La spazzatura resta l’ì, nel centro cittadino, mentre nessuno va a riprenderla, nessuno la porta via e, cosa ancor più grave, comincia ad arrivare il caldo.
La puzza, l’ingombro, la vergogna, di una città che non riesce a smaltire i propri rifiuti, che non riesce a liberarsi da una piaga che sta diventando una vera attrattiva anche per i turisti.
Non è raro trovare un turista a Napoli che camminando per le strade, fotografa l’enorme cumulo di spazzatura che ingombra le strade, i marciapiedi, che obbliga gli automobilisti a fare degli slalom lungo le strade, oppure a camminare alternativamente sulle vie ingombrate da buste e cartoni.
Corse di autobus deviate perché le strade sono ingombrate, cittadini costretti a camminare per le vie perché i marciapiedi sono impraticabili e intanto, ora delle elezioni, tutti promettono di liberare la città dai rifiuti e tutti si incolpano a vicenda per il problema.
Come può, una città come Napoli, non riuscire a liberarsi dei propri rifiuti? Come può condannare i cittadini che stanchi delle puzze, dell’ingombro, dei ratti che vivono indisturbati tra i rifiuti, si occupano personalmente dell’eliminazione degli stessi, facendo le parti dell’Amministrazione pubblica e dello Stato, che non sono in grado di far eseguire le direttive legislative? Com’è possibile che per mettere in sesto un problema del genere, bisogna chiamare in aiuto addirittura l’esercito?
Sicuramente c’è qualcosa che non va, se lo Stato, per la sola raccolta dei rifiuti deve far intervenire non più le forze dell’ordine, ma addirittura l’esercito che deve monitorare e fare il lavoro dei netturbini?
Se lo staranno chiedendo gli elettori mentre in queste ore riflettono attentamente sulle proposte e le promesse dei candidati, quelle promesse che sono d’obbligo in campagna elettorale, ma che non sempre vengono mantenute.
Teresa Corrado