Elezioni Napoli 2011, niente più ruspe per gli abusivi napoletani
Elezioni Napoli 2011- Si avvicina sempre più la data delle elezioni e il clima si fa incandescente. Recuperare anche solo pochissimi voti, sembra importantissimo, anche per la tenuta del Governo. Infatti scende in campo direttamente il premier Silvio Berlusconi che non si risparmia a Milano, ma fa altrettanto a Napoli. Attraverso un suo intervento telefonico […]
Elezioni Napoli 2011- Si avvicina sempre più la data delle elezioni e il clima si fa incandescente. Recuperare anche solo pochissimi voti, sembra importantissimo, anche per la tenuta del Governo. Infatti scende in campo direttamente il premier Silvio Berlusconi che non si risparmia a Milano, ma fa altrettanto a Napoli.
Attraverso un suo intervento telefonico con la radio Kiss Kiss di Napoli, Berlusconi annuncia che è pronto un provvedimento che porrà fine agli abbattimenti delle case che si stanno svolgendo a Napoli. Quelle case abusive, costruite in modo selvaggio nella città partenopea.
Tutto questo, sarà chiarito il 13 maggio durante un incontro che lo stesso Berlusconi avrà con i cittadini di Napoli. Secondo le parole del Premier, gli abbattimenti saranno sospesi fino alla fine del 2011 per mettere in atto una soluzione che permetta il risanamento degli edifici abusivi napoletani e venire in contro alle richieste dei cittadini.
Ma anche questa volta la Lega non sta con Berlusconi. Non è possibile avere in Italia delle zone franche, commentano i responsabili e sicuramente la legge deve essere uguale per tutti e su tutto il territorio. Anche perché, secondo le statistiche e le informazioni che sono giunte, gli edifici che sono in stato abusivo, non sarebbero nemmeno potuti essere sanati dai precedenti condoni, non rispecchiando i criteri previsti dalla legge e dai condoni precedenti. Quindi non è possibile intervenire adesso e non sarebbe stato possibile nemmeno se la Regione Campania avesse chiesto i condoni nei tempi giusti.
Il ministro Calderoni, della Lega, non ha alcuna intenzione di accettare una disposizione che metta la città di Napoli in stato di zona franca con le leggi emanate dal Parlamento.
Ma si sa, le elezioni sono alle porte e tutto deve far notizia, deve portare voti, anche se gli attacchi e le promesse aiutano i cittadini nella scelta delle loro preferenze.
Teresa Corrado
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