Niente terremoto a Roma e l’INGV apre le porte ai visitatori
La data dell’11 maggio 2011 con l’annuncio di un terremoto catastrofico a Roma, ha messo in subbuglio gli abitanti della capitale ormai da mesi. Tutti si sono chiesti, almeno una volta, se questa previsione poteva essere, in qualche modo, veritiera o meno. La scienza, rappresentata da l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), scende in […]
La data dell’11 maggio 2011 con l’annuncio di un terremoto catastrofico a Roma, ha messo in subbuglio gli abitanti della capitale ormai da mesi. Tutti si sono chiesti, almeno una volta, se questa previsione poteva essere, in qualche modo, veritiera o meno.
La scienza, rappresentata da l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), scende in campo per poter spiegare a tutti i cittadini, com’è possibile non prevedere i terremoti, ma solo difendersi da essi, attraverso la conoscenza, la prevenzione e l’educazione.
Mentre oggi la città, gli uffici, le scuole, si svuoteranno, tanti scapperanno dalla città, se non l’hanno già fatto, l’Istituto di Geofisica aprirà le porte per una incontro con i cittadini, attraverso video, visite guidate, incontri con scienziati e ricercatori che si metteranno a disposizione dei visitatori, rispondendo alle loro domande.
La giornata è stata battezzata: “Scienza aperta per menti aperte”, “conoscere e prevenire aiuta ad avere meno paura”, in modo da far comprendere a chiunque che i terremoti, essendo fenomeni naturali e tellurici, non possono definirsi prevedibili, perché sempre improvvisi, ed anche la loro potenza è impossibile da calcolare, se non nel momento in cui accadono.
Oggi verranno anche segnati, sulla tabella dell’Istituto, i 30 terremoti che si registreranno e che quotidianamente sono attesi in Italia, essendo la nostra una zona altamente sismica.
I dati da cui tutto è partito, appartenevano allo scomparso Bendandi che, studiando i movimenti della terra, avrebbe previsto alcuni terremoti poi accaduti realmente. Ma, come spiegano gli scienziati, il terremoto a Roma dell’11 maggio, non lo avrebbe previsto nemmeno lui, anche se domani, sempre durante gli studi del uomo, ci sarà l’allineamento di 4 pianeti. Questo fenomeno, alquanto difficile, avrebbe dato origine all’annuncio del terremoto a Roma.
Sicuramente se la paura e l’annuncio di un terremoto catastrofico a Roma non fosse stato dato dalla rete, dai giornali e dalla televisione, l’Istituto di Geofisica non avrebbe mai organizzato una giornata interessante come quella di domani e ai cittadini non sarebbe mai stata data la possibilità di visitare l’istituto e assistere agli aggiornamenti sull’attività sismica che vengono monitorati al suo interno.
Teresa Corrado