Delitto Melania Rea ultime notizie, Parolisi racconta una strana verità
Il marito di Carmela Melania Rea è stato interrogato per circa otto ore nella Caserma dei Carabinieri di Castello di Cisterna. Vediamo le ultime notizie. Salvatore Parolisi non risulta indagato per la morte della moglie Melania, ritrovata con molteplici ferite da arma da taglio nel bosco delle Casermette di Ripe di Civitella il 20 aprile […]
Il marito di Carmela Melania Rea è stato interrogato per circa otto ore nella Caserma dei Carabinieri di Castello di Cisterna. Vediamo le ultime notizie. Salvatore Parolisi non risulta indagato per la morte della moglie Melania, ritrovata con molteplici ferite da arma da taglio nel bosco delle Casermette di Ripe di Civitella il 20 aprile scorso. Il marito di Melania viene infatti considerato come persona informata sui fatti. Ma c’è qualcosa che non convince gli investigatori, e riguarda i rilevamenti inerenti le celle telefoniche.
Emerge in fatti un dato da non sottovalutare. Il cellulare del marito di Melania Rea sarebbe stato agganciato alla cella del luogo in cui il corpo della ventinovenne di Somma Vesuviana è stato ritrovato, poco dopo le 14,00 del giorno della scomparsa della donna, avvenuta il 18 aprile. Pare però che non fosse agganciato a quella cella solo il cellulare di Parolisi, ma, in un momento diverso, anche quello di Melania.
Tutto ciò pare sia avvenuto circa trenta minuti prima che Melania Rea si allontanasse dalla figlia e dal maritoper recarsi ad un bagno, sul Colle San Marco di Ascoli Piceno. Il luogo è situato a circa dieci chilometri di distanza rispetto a Ripe di Civitella, presunto luogo del delitto.
C’è quindi da chiarire questo punto per far proseguire le indagini. Melania Rea e suo marito hanno agganciato la cella di Ripe di Civitella con una ventina di minuti di distanza: il telefono di lei alle 14,20, mentre quello di lui alle 14,40. C’è però da dire che tali dati potrebbero non costituire una prova che vada contro Parolisi. Infatti nella zona è presente una sovrapposizione di più celle telefoniche. Saranno quindi le indagini a fare chiarezza su questi dati.
Da chiarire sono però anche gli spostamenti del marito di Melania nella notte seguente la scomparsa della moglie, quando ancora non si sapeva nulla della sua morte. Pare infatti che Parolisi abbia dormito da un amico, dal quale sarebbe però andato via molto presto. Non ha poi partecipato alle ricerche, e resta ancora un mistero dove possa essere stato in quelle ore.
Il fatto che Salvatore Parolisi non venga considerato indagato, non fa distogliere ancora i sospetti dalla sua persona. Sono infatti in molti coloro che pensano che alla base della morte di Melania Rea ci sia la sua figura. Che dipenda tutto dal processo mediatico avvenuto in queste settimane? O ci sono basi fondate per ritenere plausibile un suo coinvolgimento nel delitto della moglie Melania?
Assunta De Rosa
Parolisi SA molto più di quello che vuol far intendere di sapere.
Fa bene la Procura a lasciarlo a “briglia libera”.
Se ha qualcosa da nascondere prima o poi farà un passo falso.
E’ solo questione di tempo
Salvatore aveva un movente per sbarazzarsi di Melania: la passione amorosa per Ludovica. Se a questo dato non insignificante, si aggiungono le molteplici contraddizioni del suo racconto, le incongruenze dei tempi, il riscontro dei cellulari di marito e moglie agganciati alla cella di Ripe di Civitella del Tronto (TE), tra le 14,00 e le 15,00, luogo verosimile del delitto e del ritrovamento del cadavere della donna, le omissioni delle relazioni sentimentali del caporalmaggiore con altre soldatesse, tutti gli indizi si ritorcono contro l’uomo, che è il più forte, e forse l’unico, seriamente sospettato dell’omicidio.
E’STATO LUI…QUESTIONE DI TEMPO E SI METTERà NEL SACCO DA SOLO….la povera Melania nn è mai stata alle altalene cn marito e figlia,quella è stata una messinscena di Salvatore…lei era già morta a 10 km di distanza…lui dovrà pagare per ciò che ha fatto!!