Omicidio Melania Rea, è stata l’amante del marito?
Mentre le indagini per scoprire chi ha ucciso Carmela Melania Rea proseguono, si stanno ascoltando numerose persone informate sui fatti. Inizia a prendere sempre più piede l’ipotesi che a compiere questo efferato omicidio possa essere stata un’amante del marito di Melania, Salvatore Parolisi. La svolta sull’omicidio della ventinovenne potrebbe essere proprio nell’ambito dei tradimenti, veri o […]
Mentre le indagini per scoprire chi ha ucciso Carmela Melania Rea proseguono, si stanno ascoltando numerose persone informate sui fatti. Inizia a prendere sempre più piede l’ipotesi che a compiere questo efferato omicidio possa essere stata un’amante del marito di Melania, Salvatore Parolisi. La svolta sull’omicidio della ventinovenne potrebbe essere proprio nell’ambito dei tradimenti, veri o presunti che siano, del marito. Al riguardo sono state ascoltate alcune soldatesse, le quali pare abbiano raccontato di aver avuto una relazione con Parolisi. Tali soldatesse appartengono al 235esimo Reggimento Piceno, dove il marito della vittima svolge il ruolo di istruttore.
Si torna quindi all’ipotesi che il delitto sia di origine passionale. Potrebbe essere stata una delle amanti del marito ad aver ucciso e sfigurato il corpo della povera Melania Rea. Già in passato era stata più volte presa in considerazione l’ipotesi che potesse esserci una donna alla base del delitto di Melania, ma oggi tutto ciò sembra diventare sempre più plausibile. A conferma di queste ipotesi ci sono le modalità del delitto, avvenuto con numerose coltellate nei confronti della donna. Chi ha ucciso Melania l’ha fatto con rabbia. Inoltre un testimone raccontava nei giorni scorsi di aver visto una donna visibilmente agitata correre via dal bosco, in un orario congruente con quello della scomparsa della ventinovenne.
Ma il marito di Melania Rea smentisce i tradimenti alla moglie, affermando di non avere mai avuto relazioni al di fuori del suo matrimonio. La sua versione è però ancora da verificare, in quanto pare invece che abbia avuto una relazione con una donna due anni fa, terminata però da tempo.
Ma il mistero si infittisce sempre di più, perchè al momento non è più certa nemmeno la presenza di Melania sul Pianoro di Colle San Marco. Dei testimoni hanno affermato di non essere sicuri della presenza di Melania in quel primo pomeriggio del 18 aprile scorso. Tali dichiarazioni troverebbero riscontro anche con quella del titolare del chiosco-bar, situato proprio nelle vicinanze del luogo in cui Melania si trovava con il marito e la sua bambina di 18 mesi, il quale raccontava una versione dei fatti in parte diversa da quella del marito di Carmela Rea: l’uomo dice di aver visto la famiglia quel giorno, ma di non essere sicuro che la donna fosse Melania.
Bisognerà vagliare ognuna di queste dichiarazioni e metterle a confronto, per cercare di trovare la verità innanzitutto su quel 18 aprile, nei momenti che precedono la sparizione della donna. Melania Rea è mai arrivata sul Pianoro di Colle San Marco? Il marito dice la verità?
Assunta De Rosa
Nooo il marito non dice affatto la verità, che fine ha fatto il trolley? lui sa dovè e sa molte altre cose. Dice che si amavano però la tradiva, non è capitato una volta ma era un vizietto a quanto pare. Mi chiedo quanto tempo ancora vuole mentire e mi meraviglio dei suoceri che gli permettono di stare a casa loro e lo difendono, evidentemente tutti i tradimenti che ha ricevuto la figlia è cosa da niente.
Il marito non ammetterà mai di aver avuto amanti.
A me da subito non è piaciuto.
se il racconto era vero, avrebbero fatto 2 passi insieme e raggiungevano l’agoniato baglo del ristorante…
La storia non regge!
Poi in chi l’ha visto dice : dista 15/20 min
A quarto grado dicono circa 5 minuti.
Questo.. è un racconta palle !!
Il sospettato numero uno è proprio il marito, per tutte le incongruenze ed inverosimiglianze della sua versione dei fatti. Solo per fare qualche esempio, si possono elencare gli abiti indossati al momento della presunta sparizione della moglie, di tipo estivo o da footing, poco adatti sul pianoro di Colle San Marco, a 700-800 metri di altezza, in un pomeriggio quasi freddo di aprile, senza che abbia mai dichiarato di aver fatto jogging, trekking od altro allenamento fisico od esercizio ginnico quel giorno, anche perché contrasterebbe con il dato che avrebbe dovuto guardare la bimba di 18 mesi. Il bagno del chiosco che avrebbe dovuto usare la moglie, è visibile dal luogo dell’altalena e del parco giochi, dove afferma di essere stato in attesa con la figlioletta, per cui avrebbe seguito con lo sguardo il percorso della donna, di poche centinaia di metri, e dalla percorrenza di pochissimi minuti. A maggior ragione si sarebbe preoccupato subito, chiamando la moglie al cellulare, se addirittura stava aspettando il caffè, non vedendola tornare prontamente. Ed invece l’unico squillo sul suo telefonino avviene dopo circa cinquanta minuti. Strana la sua preformazione di un alibi, quando racconta all’amico Raffaele di essere già stato nella pineta di Ripe di Civitella, vicina al poligono militare di addestramento al tiro, dove è stato rinvenuto il corpo martoriato della donna, a far sesso con la moglie una diecina di giorni prima, nel caso in cui gl’investigatori avessero trovato sue tracce biologiche. Troppe coincidenze fortuite se l’assassino fosse un omicida casuale. E poi la scomparsa della valigia in macchina del marito, a testimoniare un’eventuale partenza della donna ed ancora più sospettto è il rinvenimento di tracce di sangue nell’auto dell’uomo. Staremo a vedere.
Cmq di certo non’è un omicidio occasionale di un maniaco di passaggio qquesto,ma,si tratti propio di omicidio passionale,se il marito materialmente non centrasse vuoldire che ad uccidere melania Rea sia stata una donna o più su commisione,insomma un omicidio premeditato,certamente non lo avrebbe premeditato un estraneo,mi auguro sia fatta piena luce.
Inutile girarci ancora attorno su questa storia,l’assassino è il maito SALVATORE PAROLISI e senza mezzi termini,spero che il magistrato dott.Monti
non si perde in mezzo alle carte e decida di chiedere un’ordine dicustodia cautelare al Gip per omicidio,oppure questo caso diventi come quello di Yara
Gambirasio che a tutt’oggi non sanno chi è l’assassino o verosivilmente se lo hanno fatto sfuggire.