Aosta: morto scultore, ucciso a bastonate
Aosta, considerata una località tranquilla e meta di turismo, frequentata da persone di ogni nazionalità che ogni anno si affidano alla gente del posto per passare vacanze all’insegna della serenità e dello sport, all’improvviso è diventata protagonista delle cronache. Poche ore fa è arrivata la notizia che un suo cittadino è stato ucciso, uno scultore. […]
Aosta, considerata una località tranquilla e meta di turismo, frequentata da persone di ogni nazionalità che ogni anno si affidano alla gente del posto per passare vacanze all’insegna della serenità e dello sport, all’improvviso è diventata protagonista delle cronache. Poche ore fa è arrivata la notizia che un suo cittadino è stato ucciso, uno scultore. Paolo Morandini, di sessantasette anni è stato trovato morto dai vigili del fuoco, nella sua abitazione sita nel centro storico di Aosta. Ai vigili il corpo del povero artista si è presentato in condizioni disumane. Lo scultore, infatti, presentava diverse tumefazioni e il suo cadavere era parzialmente bruciato.
Il ritrovamento è avvenuto la notte scorsa, quando è partito l’allarme di un incendio da una telefonata fatta ai vigili del fuoco. I vigili hanno fatto irruzione nell’appartamento dell’uomo per placare le fiamme e si sono ritrovati davanti alla macabra scoperta. Da questo momento in poi si sono aperte le indagini e gli inquirenti passano al setaccio l’intera vita di Morandini. Di lui si sa che viveva da solo nella sua abitazione-studio e che ci sono buone probabilità di ipotizzare che l’arma con la quale è stato ucciso sia un bastone o comunque un oggetto contundente; ciò lo si evince dalle diverse ferite analizzate sul corpo della vittima dai medici legali accorsi sulla scena del crimine. Rimane per ora avvolto nel mistero questo strano omicidio. Si potrebbe ipotizzare che la vittima conoscesse il suo assassino anche perchè gli inquirenti non hanno dato notizia di alcuna effrazione per cui, lo scultore avrebbe spalancato le porte della sua abitazione ad una persona di fiducia rivelatasi solo successivamente il suo omicida. Ancora non vi è alcuna notizia sulla natura dell’incendio per cui a prima vista potrebbe sembrare un vano tentativo dell’assassino di non lasciare alcuna traccia di sè e del crimine commesso. Le ipotesi sono ancora tutte al vaglio degli inquirenti.
Giselda Cianciola