Volontario italiano sequestrato a Gaza è stato ucciso
E’ stato ucciso il volontario italiano rapito a Gaza . Il volontario Vittorio Arrigoni, un italiano attivista per i diritti umani dell’International Solidarity Movement. Arrigoni è stato ritrovato impiccato in una casa abbandonata di Gaza City. Questo è quanto ha riferito la polizia di Hamas, che ha rinvenuto il corpo nella notte in seguito a […]
E’ stato ucciso il volontario italiano rapito a Gaza . Il volontario Vittorio Arrigoni, un italiano attivista per i diritti umani dell’International Solidarity Movement. Arrigoni è stato ritrovato impiccato in una casa abbandonata di Gaza City. Questo è quanto ha riferito la polizia di Hamas, che ha rinvenuto il corpo nella notte in seguito a una segnalazione anonima. La notizia del rapimento, ricordiamo, è stata riportata ieri nelle breaking news dal sito dell’agenzia stampa palestinese Maan, mentre un’altra fonte di stampa palestinese, Hala, aveva pubblicato un video. Nelle immagini registrate, si potevano vedere i sequestratori che lanciano un ultimatum al governo di Hamas, minacciando la morte dell’italiano, Arrigoni, se non verrà accolta la richiesta di liberare alcuni dei loro detenuti.
Nel video i sequestratori avevano dato trenta ore di per soddisfare le loro richieste. Tra queste, anche la liberazione dello sceicco Abu Walid al-Muqdasi. Se le richieste sei malviventi non fossero state accolte in tempo, Arrigoni sarebbe morto. E così purtroppo è stato: quando la polizia è arrivata sul posto, Arrigoni era già stato ucciso.
Adesso, pare che siano stati arrestati due uomini, mentre un terzo è riuscito a fuggire durante il blitz di Hamas. Il ministero degli Esteri Frattini ha condannato nei termini più fermi il vile e irragionevole gesto di violenza da parte di estremisti che sono indifferenti al valore della vita umana. E il gesto, inoltre, è stato compiuto ai danni di una persona innocente che si trovava da tempo in quella zona per seguire da vicino e raccontare con forte impegno personale la situazione dei palestinesi della striscia di Gaza.
Sara Moretti