Gemelline scomparse, i corpi forse sono nel lago di Ginevra
Ultime notizie gemelline scomparse Alessia e Livia-Un testimone dà una svolta nelle indagini. Una persona infatti, ha riferito alla polizia di aver notato, lo scorso 20 Gennaio, un uomo che trascinava una valigia, che alla vista appariva molto pesante. Probabilmente un trolley, che veniva trascinato nella zona del torrente Boiron, quindi il riva al lago […]
Ultime notizie gemelline scomparse Alessia e Livia-Un testimone dà una svolta nelle indagini. Una persona infatti, ha riferito alla polizia di aver notato, lo scorso 20 Gennaio, un uomo che trascinava una valigia, che alla vista appariva molto pesante. Probabilmente un trolley, che veniva trascinato nella zona del torrente Boiron, quindi il riva al lago di Ginevra, poco distante da Saint Sulpice, che come sappiamo è il paesino in cui vivevano Alessia e Livia. E’ stata la dichiarazione di quest’ultimo testimone a rimettere in modo le ricerche della due gemelline scomparse da Ginevra assieme al padre Matthias Schepp, quest’ultimo poi trovato morto, suicida, sotto un treno nella stazione di Cerignola, in provincia di Foggia.
Il particolare narrato dal testimone, ovvero la valigia, o il trolley, ha particolarmente convinto la polizia di Losanna, che ha annunciato che la testimonianza dell’ultimo teste è da considerarsi molto attendibile, poichè all’inizio delle indagini, ci si rese conto che da casa di Schepp erano sparite due grosse valigie. L’ipotesi adesso è che il testimone oculare possa aver visto il padre delle gemelline, Matthias Schepp, mentre si sbarazzava delle sue figlie, chiuse in una valigia e gettate nel lago di Ginevra. Proprio per questo motivo, e data l’attendibilità riscontrata dagli inquirenti di questa testimonianza, da ieri è in corso una battuta lungo il corso del torrente Boiron. A effettuare le ricerche ci sono circa 150 persone, tra agenti e volontari, e 11 cani specializzati fatti arrivare anche dalla Francia e dall’Austria. Ricordiamo che in una delle ultime lettere spedite durante la disperata fuga di Schepp, ha scritto una lettera all’ex moglie Irina, recapitatagli solo dopo il suicidio: Nella missiva Schepp affermava che le bambine riposavano in pace e in un posto sicuro, senza dire nulla che aiuti a farle ritrovare.
Sara Moretti
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