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Gemelline scomparse, il nonno scrive una lettera contro la magistratura

Francesco Lucidi, padre di Irina e nonno delle gemelline Alessia e Livia, ha deciso di scrivere una lettera aperta, dopo l’affermazione del procuratore secondo cui presto o tardi le indagini verranno archiviate per mancanze di prove. Nella lettera il nonno di Alessia e Livia, attacca la magistratura svizzera. Si rivolge al al procuratore, che lamentava […]

Francesco Lucidi, padre di Irina e nonno delle gemelline Alessia e Livia, ha deciso di scrivere una lettera aperta, dopo l’affermazione del procuratore secondo cui presto o tardi le indagini verranno archiviate per mancanze di prove.

Nella lettera il nonno di Alessia e Livia, attacca la magistratura svizzera. Si rivolge al al procuratore, che lamentava gli “elevati costi dell’inchiesta”, e afferma che, se le misure necessarie fossero state prese tempestivamente, sarebbe stato possibile “un notevole risparmio dei costi”. Ecco il testo integrale della missiva, nell’originale lingua francese e nella traduzione in lingua italiana:

LETTRE OUVERTE A’ MONSIEUR GILLIERON PROCUREUR DU CANTON DE VAUD EN CHARGE DE L’ENQUETE SUR LA DISPARITION DES JUMELLES ALESSIA ET LIVIA
Saint Sulpice le 27 mars 2011
Monsieur le Procureur
Je dois vous avouer d’être surpris , pour ne pas dire scandalisé, par votre déclaration à la presse concernant la disparition des jumelles Alessia et Livia parue le 25 mars dernier, déclaration fondée seulement sur des hypothèses et non pas sur des faits prouvés.
Je me passe des détails qui n’auraient pas dû être exprimés par une autorité responsable dans une matière aussi délicate touchant la sensibilité, mise au vif ,de milliers de personnes (jetez s.v.p. un coup d’œil sur face book).
Je me réfère notamment à vos propos sur les coûts de l’enquête qui laissent supposer que dans vos buts l’argent qu’il faut employer pour la recherche des disparues est bien plus important que de les trouver.
Je vous rappelle, Monsieur le Procureur, que si les mesures nécessaires étaient prises immédiatement le soir du 30 janvier, quand la gravité de la disparition résultait très évidente du testament trouvé et livré par Irina Lucidi, les possibiltés d’arréter Matthias Schepp avant qu’il entreprenne la folle tournée auraient été telles de permettre une économie sensible dans les coûts, ce qui paraît vous intéresser le plus.
Permettez- moi de vous poser une question : auriez vous fait les mêmes déclarations s’il s’agissait de vos propres enfants ?
Je vous prie d’agréer, Monsieur le Procureur, mes salutations distinguées
Francesco Lucidi
Grand père des jumelles disparues
________________________________
LETTERA APERTA AL PROCURATORE DEL CANTONE VAUD IN MERITO ALL’INCHIESTA SULLA SCOMPARSA DELLE GEMELLE ALESSIA E LIVIA
Saint Sulpice, 27 marzo 2011
Signor Procuratore,

Le devo confessare di essere sorpreso, per non dire scandalizzato, per la vostra dichiarazione alla stampa in merito alla scomparsa delle gemelle Alessia e Livia. Dichiarazione del 25 marzo, fondata esclusivamente su delle ipotesi e non su fatti provati.
Mi soffermo su passaggi che mai avrebbero dovuto essere espressi da un’autorità responsabile, in una materia così delicata da toccare la sensibilità di migliaia di persone  (date un occhio, per favore, a facebook – le pagine dedicate alle gemelle, ndt).
Mi riferisco in particolare alle vostre affermazioni sui costi dell’inchiesta, tali da far pensare che nei vostri propositi conti di più il denaro necessario per le ricerche delle scomparse del loro stesso ritrovamento.
Vi ricordo, Signor Procuratore, che se le misure necessarie fossero state prese immediatamente la sera del 30 gennaio, quando la gravità della scomparsa era già chiara grazie al testamento letto da Irina Lucidi, le possibilità di arrestare Matthias Schepp prima di realizzare la sua folle impresa erano tali da permettere un “notevole risparmio dei costi”, visto che sembra interessarvi tanto.
Permettete ora di porvi una domanda: avreste mai fatto le stesse dichiarazioni se si fosse trattato dei vostri bambini?
Vi prego di accettare, Signor Procuratore, i miei distinti saluti.
Francesco Lucidi, Nonno delle gemelle scomparse
Sara Moretti

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