Roma, accoltella uomo e poi fa la respirazione bocca a bocca
“ Non morire Emiliano, ti prego, non morire, ti faccio la respirazione bocca a bocca, adesso arriva l’ambulanza, non morire, non morire “. Queste le parole di un uomo chino sul corpo senza vita dell’amico che ha appena pugnalato a morte. Ubaldo Vespa, 52 anni, una vita fatta di eroina, di malattia alle spalle, ha […]
“ Non morire Emiliano, ti prego, non morire, ti faccio la respirazione bocca a bocca, adesso arriva l’ambulanza, non morire, non morire “. Queste le parole di un uomo chino sul corpo senza vita dell’amico che ha appena pugnalato a morte. Ubaldo Vespa, 52 anni, una vita fatta di eroina, di malattia alle spalle, ha accoltellato Emiliano Cappetta, 38 anni, disagiato psichico, amato da tutti nella zona intorno a via Amleto Palermi, a Vigne Nuove, in quanto a detta della gente “non avrebbe mai fatto male ad una mosca, ogni tanto strillava e parlava da solo, ma era totalmente inoffensivo” commenta teneramente una signora.
Dieci euro. Questo il prezzo della vita dell’ucciso, che stando alla ricostruzione del pool di Vittorio Rizzi, il capo della mobile, doveva i soldi al 52enne, ma non poteva restituirli: non li aveva.
L’ennesima richiesta, il rifiuto, la lite in strada e poi il più anziano ha estratto il coltello, che aveva sempre con sé, ferendo il 38enne con diverse coltellate: al collo, alla mandibola, alla schiena e al costato.
La vittima è morta in ambulanza, arrivata sul posto dopo 40 interminabili minuti d’attesa.
L’assassino all’arrivo dei poliziotti si è lasciato ammanettare docilmente, mentre gli agenti dovevano tenere lontani gli abitanti della zona, sempre più esasperati.
Il 52enne ha confessato, tra frasi sconnesse, e crisi di disperazione, negli uffici della mobile, ma il movente del delitto sembra più che altro da cercare in una mente sconvolta dall’eroina e dalla malattia.
Il nuovo fatto di sangue, riaccende, inevitabili, le polemiche sulla sicurezza a Roma, che pare essere diventata la Capitale della violenza.
Giusy Cerminara