Giovanni Allevi la malattia e gli effetti collaterali devastanti, adesso c’è la vera rivincita sul dolore
Giovanni Allevi strattonato nel corpo e nell'anima racconta degli oppioidi: "E' stata durissima" ma è tornato e ci regala non solo la sua musica
Giovanni Allevi con la vita che l’ha “strattonato nel corpo e nell’anima” è tornato sul palco, lì c’è il suo pianoforte ad attenderlo ma anche tutto il suo pubblico. E’ passato un anno dalla sua partecipazione al festival di Sanremo, due anni dalla diagnosi di mieloma multiplo.
Giovanni Allevi è tornato, è pronto ma non solo per i suoi eventi speciali, i concerti che lo vedono adesso in scena ma che lo porteranno ad inizio estate in luoghi magici. Il maestro è pronto anche a confidare tutto il dolore vissuto, non solo quello dell’anima. A Repubblica ha svelato qualcosa in più raccontando anche dell’assunzione di Fentanyl.
Allevi la malattia, gli oppioidi e gli effetti collaterali
Al quotidiano ha ammesso che è stata durissima, non c’erano solo i dolori lancinanti di una malattia che l’ha devastato ma oggi racconta precisando che non vorrebbe essere frainteso: “Ma in quel periodo ero imbottito di oppioidi per far fronte a dolori lancinanti. Tutto sotto strettissimo controllo medico. Sono arrivato anche all’assunzione di Fentanyl – e prosegue – che tra l’altro dà una rapida assuefazione. Gli effetti collaterali erano insostenibili, e ho vissuto pure le crisi di astinenza. A un certo punto ho deciso di smettere ma l’ho fatto di botto: è stata durissima”. Ogni passaggio è stato duro ma la musica era sempre lì e lui pronto a creare.
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Giovanni Allevi è riuscito a comporre e oggi lo racconta: “Se penso al passato, ho scritto musica come in dodici anni di lavoro. Forse era la mia anima che stava cercando di dare un senso a quello che stava accadendo. Come se fosse una rivincita sul dolore”. Un’opera per violoncello e orchestra che presto tra giugno e luglio il maestro 55enne presenterà al suo pubblico. Quattro concerti: Giovanni Allevi – Special Events – Summer MMXXV, con il supporto di schermi e tecnologie video che renderanno gli spettacoli, come da lui definiti, onirici. Dalle Terme di Caracalla di Roma al Teatro Antico di Taormina, dal Gran Teatro La Fenice di Venezia al Parco Mediceo di Pratolino, alle porte di Firenze, quattro date per il grande ritorno del pianista e compositore.
“Il piacere, Il dolore, La gioia, L’amore” scrive sui social e dopo il concerto a Padova di due giorni fa ha aggiunto: “È appena finito il concerto ed ho il corpo in subbuglio. Calore alle dita e fischio alle orecchie (per fortuna un sovracuto indeterminato nell’altezza, altrimenti sarebbe impossibile suonare). Aiutatemi a capire: ma…cos’è questo concerto? Il tour sta per finire e ancora non l’ho capito!”.
Come sempre il maestro ci regala non solo musica.