Gerry Scotti punge Amadeus: “Si camuffano da eventi cose già viste”
Gerry Scotti parla della scelta di Amadeus e del suo passaggio al Nove ma ha qualcosa da ridire sulla Corrida: ecco le sue parole su Chi
Periodo sicuramente positivo per Gerry Scotti, almeno nel pre serale grazie a La ruota della fortuna. Se infatti in prime Time, Io canto generation non ha brillato come lo scorso anno, La ruota della fortuna sta incassando ascolti record su Canale 5 prima di cena. Numeri forse inattesi, numeri che in questi giorni stanno permettendo alla rete di tenere testa a Rai 1 e anche di battere Marco Liorni.
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Gerry Scotti parla di Amadeus e del suo arrivo al Nove
In una lunga intervista per la rivista Chi che arriverà in edicola domani, Gerry Scotti ha anche commentato la scelta di Amadeus di passare al Nove. E ovviamente, visto che lui La Corrida la conosce bene, ha voluto dire la sua su questo ritorno in tv. E ha lanciato una bella frecciata al suo collega, pur riconoscendo che se si sentiva di provare nuove esperienze, ha fatto la scelta giusta.
“Ha fatto bene a cambiare rete, perché cambiare fa sempre bene. Io non mi copro di numeri quando vinco e neanche quando perdo, sono contento quando pareggio con onore” ha detto Gerry Scotti.
E poi ha aggiunto: “È una strana scelta, lui è uno pronto, all’altezza delle situazioni, però non ho visto tutto questo grande evento nel ritorno della “Corrida”, si camuffano da eventi i ritorni di cose già viste. Ma, se salirà negli ascolti, avrà indovinato“. La prima puntata de La Corrida è stata vista da una media di 800mila spettatori, numeri abbastanza buoni ma non così brillanti ( Fazio alla domenica sera incolla davanti alla tv 2 milioni di spettatori sul Nove Crozza al venerdì sera riesce a portare oltre 1 milione di spettatori).
Gerry Scotti poi ha commentato: “Anch’io faccio “La ruota della fortuna” e cerco di farla in maniera moderna, adattandola ai tempi. La tv mondiale, che viene guardata da miliardi di persone, ha nei titoli storici i pilastri. Gli americani hanno in onda programmi da 50 anni, quindi non dobbiamo vergognarci del titolo vecchio, vergogniamoci se lo facciamo male“.
Gerry Scotti ha parlato con Chi, in edicola dal 13 novembre, del suo nuovo libro, “Quella volta”, edito da Rizzoli. Un libro di ricordi, che intreccia quelli di Gerry agli ultimi 60 anni della vita del Paese.