Massimo Giletti e la malattia di sua madre: “Mia mamma mi riconosce ma non parla”
Si apre Massimo Giletti con Mara Venier e racconta della sua voglia di famiglia ma anche della malattia di sua madre
Massimo Giletti è pronto per il suo vero ritorno in Rai, con un programma che andrà in onda su Rai 3 il lunedì sera. Oggi a Domenica IN ha raccontato di questa nuova avventura ma si è anche molto aperto con Mara Venier, sua collega e amica, per parlare della sua vita privata. Ha raccontato dei suoi genitori, di suo padre che non c’è più e della sua mamma, che purtroppo è malata e non riesce più a parlare. Proprio parlando di famiglia, Massimo Giletti, che ha vissuto sempre da solo, inizia a credere che probabilmente sia arrivato il momento di cambiare, di avere una sua famiglia.
Massimo Giletti ricorda suo padre a Domenica IN
“Mio padre è stato un grande imprenditore vecchio stampo, anche lui cresciuto in una famiglia in cui mia madre non sapeva nemmeno dove fosse. Io lo stesso, ricordo quella scena di mio padre di ritorno con l’autista e io mi avvicinai all’autista, perché passavo quasi più tempo con lui” ha spiegato Massimo Giletti a Domenica IN. Un rapporto complesso, loro, che ha in qualche modo trovato nelle ultime ore di vita dell’uomo una sorta di chiarimento: “Il nostro rapporto era difficile, conflittuale, ma ci volevamo un bene immenso. Non poterci dire tutto quello che avremmo voluto mi è mancato molto. Per questo dico: teniamoceli stretti, godiamoci i genitori”. E Mara Venier sa bene quanto sia importante, ricorda quando da un giorno all’altro sua mamma, già malata, non la riconobbe più.
Massimo Giletti invece spiega che sua madre al momento, sembra riconoscere lui e i suoi fratelli, ma non riesce a parlare. E nello studio di Domenica IN racconta: “Mia madre mi guarda e sorride, ma non ha più la possibilità di parlarmi, però riconosce me e i miei fratelli. Lo dico per chi vive situazioni difficili: i genitori non vanno mai lasciati soli. Io ho sempre lottato perché non andasse in una casa di riposo, sicuramente posso permettermelo economicamente ma penso a tanti che non possono farlo. Lo Stato credo dovrebbe aiutare di più queste famiglie”.
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