La lettera di Alberto Angela a due anni dalla morte del padre: “non ci si abitua mai”
Due anni fa moriva Piero Angela e oggi Alberto Angela ha scritto un post, una lettera, ha pubblicato quella foto che racconta tanto di suo padre
Il 13 agosto del 2022 moriva Piero Angela e sarà per sempre il divulgatore che aveva la capacità di parlare a tutti. Diceva che bisogna spiegare cose difficili in modo semplice e a tutti manca. Suo figlio Alberto Angela sa che non ci abitua mai all’assenza di una persona cara e lo scrive. Sui social una lettera per ricordare chi era suo padre Piero ma anche chi era il grande giornalista, il conduttore, il divulgatore che ci ha spiegato tanto. La sua voce resta, le sue spiegazioni restano, è il potere della televisione ma ad Alberto Angela manca suo padre perché anche a lui spiegava tutto e lo faceva sempre con il sorriso. Aveva una spiegazione per tutto, una risposta a tutte le domande: “Mai ho incontrato una persona così saggia. Così luminosa”. Sono parole che commuovono perché immenso è l’amore per lui e la mancanza che c’è oggi dopo due anni.
Il post di Alberto Angela a due anni dalla morte del padre Piero
“Sono passati due anni dalla scomparsa di mio padre. Ma non ci si abitua mai all’assenza di una persona cara. Soprattutto se ha segnato non solo la vita della tua famiglia, ma è diventata una presenza forte anche in quella di tanti che lo hanno ascoltato nelle sue trasmissioni o letto i suoi libri. Penso anche a chi, grazie a lui, ha deciso di dedicare la propria vita alla ricerca e ai temi del sapere. Tanti, appunto, che ogni giorno ti ricordano quanto sia stato importante nella loro vita. E non è una cosa scontata. Essere riuscito ad appassionare ai temi della conoscenza e del sapere intere generazioni di italiani, rappresenta il miglior premio per il suo impegno. La miglior testimonianza di quanto sia riuscito a “fare la sua parte”, come alla fine ha detto lui”.
La foto scelta per ricordare Piero Angela
>>> L’emozione di Alberto Angela
“Riguardando questa foto scattata solo qualche estate fa, il pensiero ritorna alla bellezza di chiacchierare con lui. Aveva una risposta ad ogni tua domanda. Te la dava con il sorriso. E si rivelava sempre quella giusta. In ogni campo. Mai ho incontrato una persona così saggia. Così luminosa. Delle tante, troppe cose che mi mancano, c’è anche e soprattutto questa. La libertà di spaziare nella conoscenza con un dialogo semplice e sereno, che ti apriva la mente con traiettorie oltre l’orizzonte. Stare con lui ti arricchiva il sapere. E il sapere ha un sapore che ricorda tanto quello della libertà. A pensarci bene, una delle libertà più vere è proprio la conoscenza. Grazie a tutti per ricordare Piero con cosi tanto affetto