Anna Foglietta nel ruolo della madre di Alfredino: “donne così andrebbero studiate sui libri di scuola”
"Trovate il coraggio di arrivare fino in fondo" scrive Anna Foglietta rivolgendosi al pubblico che già conosce la storia di Alfredino
Anna Foglietta interprete straordinaria nel ruolo della madre di Alfredino, la signora Franca Rampi. Il suo dolore l’abbiamo sentito tutto seguendo ieri sera la prima parte della miniserie Alfredino – Una storia italiana. Questa sera il finale tragico forse non avranno il coraggio di vederlo tutti, perché quella tragedia è una storia vera che ha sconvolto nell’81 l’Italia intera e ancora sconvolge chi ricorda tutti di quei giorni. Non è stato semplice per nessuno degli attori, non è stato semplice soprattutto per Anna Foglietta che sui social parla di quella ferita ancora aperta ma anche della mamma di Alfredino, del suo coraggio, della dignità che ha mostrato.
Anna Foglietta nel ruolo della madre di Alfredino: “donne così andrebbero studiate sui libri di scuola”.
“Questa sera e domani su Rai 1 arriva finalmente “Alfredino – Una storia italiana” ha scritto ieri l’attrice.
“Sono passati ormai tre anni dalla sua prima messa in onda, che avvenne in occasione dei quaranta anni dalla morte del piccolo Alfredo Rampi. Una perdita drammatica. Una ferita ancora aperta. Ho parlato più volte dello sforzo gigantesco che abbiamo compiuto tutti nel mettere in scena una storia così dolorosa e anche del dispiego di energie in campo artistico e produttivo. Nulla era scontato. Sta di fatto che rimane uno dei lavori di cui vado più fiera”.
Anna Foglietta si rivolge al pubblico, a chi quella tragedia l’ha vissuta da casa tanti anni fa, con la televisione sempre accesa, sperando che Alfredino da quel pozzo uscisse vivo. Si rivolge a chi ricorda tutte le lacrime quando fu data la notizia che il corpo di Alfredino non si muoveva più.
Trovate il coraggio di arrivare fino in fondo, perché è proprio nella fine di questa brutta storia, fatta di errori e orrori, che si trova un senso al dolore. La signora Franca Rampi rimane un esempio di coraggio e dignità. Donne così andrebbero studiate sui libri di scuola. Rinnovo qui il mio grazie a tutte le persone che ne hanno preso parte, dal cast bellissimo, fatto di persone vere e talentuose
Non è stato facole ieri guardare la prima parte della miniserie, non lo è stato per chi conosce la storia, non lo è stato per chi non c’era quando è accaduto e quel dramma non l’ha vissuto.
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Il 13 giugno alle ore 5 del mattino uno speleologo conferma la morte di Alfredino. La telecamera calata nel pozzo individua la sagoma immobile del piccolo, sii trova a quasi 55 metri di profondità. Alfredino viene recuperato soltanto l’11 luglio, mentre i funerali si svolgono il 15 luglio 1981 a Roma.