Mauro Coruzzi: “lo ammetto, sono malato, in casa ho riserve alimentari in grandi quantità”
Mauro Coruzzi confessa da dove è iniziato il suo problema con l'obesità e cosa ha fatto, cosa continua a fare
Mauro Coruzzi lo sa da tempo che l’obesità grave con cui convive è una vera malattia. Parla della sua patologia all’Adnkronos nella giornata mondiale dell’obesità. Platinette racconta cosa ha scatenato ciò che per lui dopo tanti anni resta sempre un grave problema per la sua salute prima di tutto. Ha iniziato a soffrirne per un grande dolore dovuto a una delusione d’amore quando aveva solo 18 anni. Oggi Mauro Coruzzi ha 70 anni e le pene di cuore sono diventate qualcosa di ben più problematico. Lo ammette, è malato, l’obesità è una patologia e non deve esserci vergogna a parlarne. Spiega che si tratta di un disturbo che è soprattutto mentale, che la sola dieta o le tante diete, non possono essere la soluzione, lo sa bene.
Mauro Coruzzi parla dell’obesità, anche la nutrizionista si è arresa
“I nutrizionisti se lo mettano in testa, senza il supporto degli psicologi il paziente non ne verrà mai fuori” e infatti la sua nutrizionista si è arresa. Mauro Coruzzi convive con la sua condizione e cerca di non prendere peso, di essere il meno dipendente possibile dal cibo ma confessa che a casa ha grandi riserve di cibo, come se ogni sera dovesse preparare una cena per dieci persone.
“Bisogna capire perché tanti pensano in continuazione al cibo e perché presuppongono che solo dal cibo possano ottenere benessere e soddisfazione… ma diciamolo che c’è il nutrizionista che ti propone una dieta per accelerare il metabolismo, quello che ti vieta le proteine, un altro che mette al bando i carboidrati. Dalla mia esperienza dico che non può essere questa l’unica via per venirne fuori”.
Lui è ricorso alla chirurgia bariatrica: “Decisiva per la mia sopravvivenza. Certo, l’intervento non è un sostituto della dieta, non puoi farlo a ripetizione. Nel mio caso, i medici hanno acconsentito perché sanno che ho un rapporto molto deviato con l’alimentazione e non posso dar loro tutti i torti. In questo non sono un buon esempio anche se dopo l’ictus mangio molto meno”.
>>>> Per Mauro Coruzzi non è facile è un mese che è in ospedale
Il 14 marzo del 2023 è stato colto da ictus ischemico e adesso cerca di fare di nuovo attenzione ma sa che non è semplice, sa che in casa c’è tutto il cibo che vorrebbe. Le ha provate tutte Platinette ma è stato sempre un fallimento, poi è arrivata l’operazione ma anche dopo è necessario farsi aiutare, da soli è sempre troppo difficile, quasi sempre impossibile se non si capiscono fino in fondo le motivazioni e i limiti.