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Stefano Coletta si dissocia da Fedez: “Questi tipi di attacchi non sono sintomi di libertà”

Stefano Coletta risponde alle polemiche su Fedez e spiega la posizione della Rai. "Mi dissocio, quella non è libertà"

stefano coletta su fedez

Non poteva mancare la domanda su quello che è successo a Sanremo 2023 intorno a mezzanotte ieri. Il caso Fedez. E’ stato Paolo Giordano a chiedere a Stefano Coletta quale sia la posizione della Rai. Il direttore, ha spiegato che è vero, Fedez, aveva dato delle indicazioni sull’esibizione ma non aveva presentato il testo del brano che poi ha interpretato. Lo aveva detto lo stesso Fedez: “Per riprendere l’articolo 21 citato da Benigni, voglio assumermi le piene responsabilità di ciò che ho fatto. Il testo di questa esibizione non era stato concordato con lo staff qui presente della Rai. voglio assumermi la piena responsabilità di questo”. Stefano Coletta quindi ha spiegato che la libertà ci sta tutta ma che poi ci sono dei gesti che vanno oltre, per questo in quanto dirigente Rai, si dissocia da quello che è accaduto, come si dissocia anche la Rai da quella che è stata la scelta di Fedez. E ne ha spiegato anche i motivi.

Le parole di Stefano Coletta in conferenza stampa

Stefano Coletta quindi ha spiegato: “Non sapevamo nulla della performance. Ce ne aveva comunicata una ma poi ci ha detto che l’avrebbe cambiata. ” E poi: “A nome della Rai dico che la libertà è un diritto sacrosanto, ma sempre a nome della Rai, me compreso, in maniera molto netta sento di dirlo, mi dissocio dagli attacchi personali di Fedez, soprattutto nella gestualità: la testualità può avere libertà espressiva, ma la gestualità può avere conseguenze diverse. Non è più libertà e non è più un diritto se si attacca un viceministro su un capitolo chiuso: non è libertà questa” . Il direttore di Rai 1 non ha trovato adeguato il gesto della foto strappata, ribadendo che il vice ministro ha già parlato di quella questione, una cosa chiusa. Ha continuato: “Questi tipi di attacchi non sono sintomi di libertà. Quando l’attacco diventa personale e frontale non c’è libertà che tenga”.

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