Addio a Gianfranco D’Angelo: l’attore aveva 85 anni
Addio a Gianfranco d'Angelo, l'attore aveva 85 anni , è venuto a mancare dopo una breve malattia
Ci ha fatto ridere di gusto, ci ha tenuto compagnia per anni. Oggi ci lascia Gianfranco D’Angelo e probabilmente lo ricorderemo ( più che per i suoi ultimi racconti in tv) per quello che è stato come attore. D’Angelo aveva 85 anni.
La notizia della morte dell’attore è stata comunicata pochi minuti fa e ovviamente ha subito fatto il giro della rete. Tantissimi i messaggi di addio per lui. “L’attore Gianfranco D’Angelo è morto nella notte fra il 14 e il 15 agosto al Policlinico Gemelli di Roma dopo una breve malattia Avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto”. Lo fa sapere il suo ufficio stampa. Attore, comico, cabarettista, doppiatore, imitatore e cantante, era nato a Roma nel 1936. Ha recitato in molti film, a teatro e in televisione dove ha partecipato a programmi quali Drive in e, più recentemente, Striscia la notizia.
Addio a Gianfranco d’Angelo: l’attore muore a 85 anni
Gli anni ’70 hanno visto il debutto televisivo dell’attore che ha iniziato in Rai; è apparso in vari programmi a fianco dei personaggi di punta dell’epoca, da Raffaella Carrà a Sandra Milo. Ha fatto parte del gruppo del Bagaglino con Pippo Franco. Tra gli altri personaggi interpretati vi sono il Tenerone e le imitazioni di Pippo Baudo e Katia Ricciarelli (all’epoca consorti), Sandra Milo, Roberto Gervaso, Piero Angela e Raffaella Carrà.
Nel 2019 era apparso nel film W gli sposi diretto da Valerio Zanoli. Lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.
Come dicevamo in precedenza, negli ultimi anni avevano fatto parecchio discutere i suoi interventi in tv, in particolare nei programmi di Barbara d’urso, dove raccontava di quanto fosse difficile vivere con una pensione misera come quella che nel corso degli anni aveva accumulato. Dichiarazioni che non erano state apprezzate da molti. “Lavoro da 60 anni, ma quello che percepisco non è niente rispetto a quello che pensavo di meritare, devo continuare a lavorare perché i soldi non bastano” aveva detto D’Angelo.