Lillo Petrolo al Giffoni Film Festival, bullizzato da bambino e salvato dall’ironia
Ospite al Giffoni Film Festival Lillo Petrolo ha raccontato ai ragazzi che da piccolo è stato bullizzato ma la risata è stata la sua forza
Tra gli ospiti del Giffoni Film Festival Lillo Petrolo che ha raccontato il suo percorso iniziando da quando bambino era bullizzato. In un’atmosfera di certo diversa dalle precedenti edizioni il Giffoni Film Festival resta in piedi soprattutto grazie all’entusiasmo dei ragazzi che partecipano sognando ogni anno di tornare e il comico ha regalato a loro un pezzetto delle sue esperienze. Durante un incontro con i giovanissimi giurati ha svelato che l’ironia e la risata lo hanno salvato. Lillo ha confidato che da piccolo era timido e il suo peso era più o meno quello di adesso. E’ stato una facile preda e così ha dovuto trovare altre qualità per farsi accettare. Esperienze di vita condivise con i più giovani per sensibilizzare tutti su un argomento che è sempre importante, purtroppo sempre attuale.
LILLO: “MI CAPITA DI ESSERE TRISTE E DEPRESSO”
Lillo è andato oltre e ha raccontato non solo del passato ma anche del presente, confessando che spesso gli capita di essere triste e depresso. “Io da bambino ero un pochino bullizzato perché ero timido e pesavo come adesso. Ho iniziato a sviluppare altre qualità per farmi accettare”.
Molti sono convinti che i personaggi famosi vivano una vita diversa dagli altri, che per loro sia tutto più semplice ma non è così. “Spesso nella vita mi capita di essere triste o depresso ma combatto sempre questi stati d’animo con l’ironia e l’autoironia – e ha proseguito – sempre sostenuto di fare un mestiere fortunato e delle volte non gli do tutta questa importanza. Invece hai forse anche una certa utilità sociale e questo ti fa sentire bene”.
Non ha dubbi, sa che bisogna puntare sui giovani e lui che in coppia con Greg da anni porta avanti un tipo di comicità surreale ha commentato soddisfatto: “Ho visto che recentemente i giovani si avvicinano a questa comicità. Bisogna puntare sui giovani, io che nel mio lavoro ho a che fare con i ragazzi, vedo menti brillanti”.