Michael J. Fox, il dramma del Parkinson che gli sta portando via la memoria
Michael J. Fox continua a combattere contro il morbo di Parkinson ma è sempre più difficile
Ha avuto tanto dalla vita Michael J. Fox ma la stessa gli ha anche tolto tantissimo e continua a farlo: il Parkinson gli sta togliendo la memoria e per un attore è terribile. Ha 59 anni Michael J. Fox ma da dal 1991 combatte contro il morbo di Parkinson. Non solo il tremore e la rigidità, la malattia lo sta devastando togliendogli la possibilità di recitare. People gli dedica la copertina ma non aspettatevi un uomo abbattuto, resta ottimista nonostante tutti i problemi superati e quelli che restano. Gratitudine e accettazione, il protagonista di Ritorno al Futuro ha molto da insegnare a tutti. Al magazine l’attore ha confidato i suoi momenti più bui e come riesce ad andare avanti. Il prossimo giugno compirà 60 anni e chissà cosa avrebbe potuto fare se le malattie non gli avessero impedito tanto.
MICHAEL J. FOX IL MORBO DI PARKINSON, IL TUMORE, LA DEPRESSIONE
Era il 1991 quando gli hanno diagnosticato per la prima volta il Parkinson, nel 1998 rese nota la malattia continuando a recitare. Purtroppo da qualche anno il morbo è evidente anche sulla parola e la capacità di memorizzare, quindi le battute diventano complicate ma lui non si è mai arreso. “Ora mi devo continuamente esercitare a recitare scioglilingua per migliorare la mia dizione – ha spiegato al magazine – Non riesco più a suonare bene la chitarra, non riesco più nemmeno a disegnare, non sono mai stato bravo a ballare e ora sta peggiorando anche la mia recitazione”. Scrive e la ritiene una fortuna, è al suo quarto libro di memorie.
Di momenti bui ne ha avuti tanti; nel 2018 un tumore benigno alla colonna vertebrale con dolori terribili in tutto il corpo. Ha dovuto subire un’operazione e poi imparare a camminare di nuovo ma poco dopo è caduto d è stato costretto di nuovo a restare immobile. Quello è stato il momento più difficile ma si è rialzato e ha imparato ad essere grato: “L’ottimismo è sostenibile quando riesci a provare gratitudine, e ciò che ne consegue è l’accettazione. Io ora ho l’ottimismo di un uomo di 60 anni… ho cose con cui sono stato benedetto che sono semplicemente incredibili. La vita è ricca. La vita è bella”.