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Anna Falchi difende Amadeus ma commette l’errore di essere sincera: contro di lei Roberta Bruzzone

A Non è l'Arena Anna Falchi spiega come sono arrivate a lei le parole di Amadeus

A Non è l’Arena Anna Falchi ha commentato le dichiarazioni di Amadeus, per lei il conduttore di Sanremo 2020 non è per niente un sessista, spiega cosa le è arrivato delle sue parole e perché lui le ha dette. Si continua a parlare ancora tanto del commento di Amadeus sulla fidanzata di Valentino Rossi, quel passo indietro o avanti lo ritroviamo in ogni programma tv e non solo. Allo stesso modo si continua a ripetere che il direttore artistico del festival non ha avuto altro da dire sulle donne scelte se non che sono belle. Anna Falchi ha la sua teoria, semplice ma è anche quella migliore. Ha però anche aggiunto qualcosa che la riguarda molto da vicino, il suo avere goduto nell’essere considerata un oggetto. Da qui l’attacco di Roberta Bruzzone. Grave l’errore di Anna Falchi di essere stata sincera, ma procediamo con ordine e scopriamo prima la sua difesa verso Amadeus.

ANNA FALCHI HA SFRUTTATO LA SUA IMMAGINE, E’ LEI A DIRLO MA ANCHE QUESTO NON VA BENE

Se ancora ci fosse bisogno di spiegarlo lo fa la Falchi che difende Amadeus sul pregio di essere rimasta un passo indietro rispetto al campione, il suo fidanzato. “Lui dicendo queste parole in modo goffo voleva dire che le ragazze nella posizione di Francesca che hanno un fidanzato così famoso avrebbero approfittato della situazione facendo interviste e servizi fotografici, in questo senso è stata all’ombra di un uomo. Tutto si può dire tranne che Amadeus sia un sessita”. Sulla bellezza delle donne scelte per Sanremo a cui sempre il conduttore non ha saputo aggiungere altra motivazione: “Non si era preparato un discorso, semplicemente questo, ha fatto la dichiarazione semplicemente in modo goffo”.

Poi senza ipocrisia ha parlato di se stessa e della sua bellezza, di quanto abbia sfruttato la sua avvenenza: “Ho sfruttato la mia immagine e il mio corpo, così sono diventata una sex symbol. Anche io ho goduto del sentirmi un oggetto. Poi a un certo punto la vita ti dà altre chance e io stessa, crescendo, ho preteso altre cose ma la sincerità non è piaciuta a Roberta Bruzzone che dallo studio ha tuonato: “Ho sentito bene? Ha detto veramente che ha goduto di essere stata un oggetto? Un conto è se dici di aver usato la sua avvenenza per avere visibilità o quant’altro, ma dire di aver goduto di essere stata un oggetto è un’altra roba signori. Cara Anna, sei una brava ragazza, però dobbiamo parlare” per poi aggiungere: “Il pensiero che nel 2020 il curriculum di una donna per andare a Sanremo è essere bella, o essere fidanzata di, a me spaventa”.



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