Lino Guanciale a Vieni da me racconta le difficoltà del lavoro di attore: “Ho pensato di mollare”
Lino Guanciale ospite della puntata di Vieni da me del 24 ottobre 2018 spiega quanto sia complicata la vita da attore
Non ama molto le telecamere e le interviste ma oggi, Lino Guanciale, è stato ospite di Vieni da me e, nello studio di Caterina Balivo, ha raccontato qualcosa della sua vita privata e non solo, con allegria ma anche con momenti di grande riflessione. Oggi Lino Guanciale è sicuramente uno degli attori italiani più amati dal pubblico che segue tutte le sue fiction sul piccolo schermo. Lo abbiamo visto di recente in tv con Non dirlo al mio capo 2 nel ruolo di un avvocato dal cuore duro e da domani, lo ritroveremo sempre su Rai 1 nel ruolo del medico legale, questa volta al fianco di Alessandra Mastronardi.
Oggi, a Vieni da me, Lino ha parlato della sua scelta di fare l’attore, di quanto sia stato difficile per suo padre, che sognava di vederlo con il camice da dottore. Spiega che ha anche fatto il test di medicina, prima di iniziare questo lavoro ma che, pur avendolo superato, ha deciso di non iniziare la carriera universitaria. Questa decisione gli è costata cara: suo padre lo ha “insultato” per ore e ore ma probabilmente solo perchè, di fronte a un lavoro come quello d’attore, sapeva che non avrebbe potuto dare una mano a suo figlio. Diverso sarebbe stato se Lino avesse fatto il medico, proprio come lui.
In ogni caso oggi Lino Guanciale ha un bellissimo rapporto con la sua famiglia, con suo fratello Giorgio e anche con il piccolo nipotino nato da poco. Un rammarico c’è: quello di non poter vedere ogni volta che desidera i suoi cari, ma anche questo fa parte della vita di un attore.
LINO GUANCIALE A VIENI DA ME RACCONTA TUTTE LE DIFFICOLTA’ DELLA VITA DA ATTORE
Poi, confessandosi a Caterina Balivo, ammette che non è stato sempre semplice e che la vita di un attore ha molti bassi. E racconta:
“Chi fa l’attore lo sa. Fare questo mestiere è molto complicato. Nei miei primi anni, nonostante lavorassi tanto a teatro pensavo spesso cosa avrei fatto nel futuro. Capitava di avere la paga di 30 Euro al giorno, ma lavorando solo per due mesi. La stragrande maggioranza degli attori nel nostro Paese fattura 5.000 Euro l’anno. Per questo devi inventarti altro da fare”.
E poi l’attore rivela anche questo aneddoto:
“E’ capitato che ho pensato di mollare. Mi ricordo una volta, ero a Torino, facevo teatro lì e lavoravo bene. C’era la finale di Champions del Milan e ricordo l’euforia. Io piangevo invece. Mi trovavo in un posto un po’ scarno e pensavo appunto se il lavoro di attore sarebbe stato quello che avrei fatto per tutta la vita. Succede a tutti di pensarci. Per fortuna non ho smesso di crederci e sto lavorando tanto”.