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Jimmy Bennett a Non è L’Arena parla del rapporto con Asia Argento: la sua versione dei fatti

Jimmy Bennett a Non è L'Arena parla del rapporto con Asia Argento: la sua versione dei fatti. Ecco che cosa ha raccontato l'attore nella sua intervista del 23 settembre 2018

E anche Massimo Giletti inizia la nuova stagione del suo programma con la bella scritta “esclusiva” che campeggia in alto sul televisore. Nella prima puntata di Non è L’Arena a parlare è Jimmy Bennett, il grande accusatore di Asia Argento che racconta, per la prima volta a una tv italiana, la sua versione dei fatti. Come ricorderete l’attore ha denunciato pubblicamente l’attrice e l’articolo del New York Times che ha raccontato l’intera vicenda, è costato ad Asia il suo posto come giudice di X-Factor ma non solo. E’ chiaro che se mai le accuse fossero vero, l’attrice perderebbe anche altro. 

JIMMY BENNETT A NON E’ L’ARENA PARLA DEL SUO RAPPORTO CON ASIA ARGENTO 

Lo spazio dedicato a questa vicenda si apre con il racconto della carriera dell’attore, iniziata da giovanissimo, dei suoi studi e dei sacrifici fatti. “Guadagnava molti soldi Bennett da piccolo“, dice l’avvocato, ed è questa la cerniera col caso Asia Argento, che proprio di soldi e risarcimenti si alimenta. Il film in cui Bennett ha lavorato con Asia Argento è molto crudo e la sceneggiatura sembra aver profondamente segnato l’attore, soprattutto da adulto, quando Bennett ebbe modo di rivederlo e capirlo.  Ed è sempre l’avvocato dell’attore ad affermare che il rapporto con Asia Argento era come quello fra una madre e un figlio. Un rapporto stretto, ma che si concluse effettivamente con la fine delle riprese del film. Dopo? Un moderno scambio epistolare, fatto di chat e messaggi sporadici. Dieci anni dopo le riprese del film, secondo quello che è il racconto dell’avvocato, Bennet e Asia si incontrarono nel famoso Hotel, ne sono testimonianza dei messaggi che sarebbero stati mandati da Asia, in cui avrebbe detto di essere in “trepidante attesa”. Tra una chiacchiera e l’altra su un film a cui l’Argento stava lavorando e in cui avrebbe voluto Bennett, sarebbero arrivati dei baci. Prima avvertiti come segno di affetto, poi come un vero e proprio approccio sessuale, a cui sarebbe seguita la violenza incriminata.

“Asia continuava a inviarmi delle foto e dei bigliettini che scriveva nella sua stanza di hotel”, racconta ancora Bennett. Poco dopo l’appuntamento, fissato al Ritz Carlton di Marina del Rey, in California. “Ero con un accompagnatore che è salito fino alla stanza d’albergo. Asia era entusiasta e mi guardava dritta negli occhi, poi ha dato uno sguardo al mio accompagnatore e lo ha fatto sentire indesiderato. Quindi, spontaneamente, lui è andato via”. Tutto è accaduto molto rapidamente. “Asia mi ha offerto dello champagne e ha iniziato a fumare una sigaretta, mentre mi raccontava del film che intendeva girare con me. Mi ha preso il viso, mi ha guardato e mi ha detto: ‘Mi sei mancato tantissimo’ e ha iniziato a baciarmi.” Jimmy non usa mezzi termini: “Ho avuto l’impressione che non fosse un bacio amichevole, ma che stesse cercando di esplorare la situazione. Dopo Asia ha appoggiato le mani sul mio corpo in modalità diverse e poi mi ha spinto sul letto e mi ha slacciato la cintura e i pantaloni”. 

Vengono mostrati anche i selfie e le immagini scattate in quella occasione. Giletti sottolinea che Bennett non sembrava molto scosso e l’attore parla di una sorta di confusione. Dopo quella occasione lui e Asia non si incontrarono più. 

“È stata Asia, nel 2013, a propormi l’incontro via Twitter, e poi con mail private abbiamo stabilito di incontrarci. Non ero sorpreso, sapevo che prima o poi ci saremmo incontrati ed ero contento di vederla. Mi parlava di un film italiano al quale voleva che partecipassi. Ricordo però che mi sentivo un po’ strano“. Tra loro c’era quella che definisce “barriera culturale”: “Non sapevo se il suo atteggiamento fosse una maniera di mostrare affetto e quindi non sapevo cosa aspettarmi. Per me era come incontrare un’amica”.

Asia l’ha o meglio, l’avrebbe minacciato due giorni fa, prima che arrivasse in Italia. Così l’avvocato: “Avrebbe cercato qualsiasi appiglio per contrastare quello che avremmo detto“. Perché non denunciò subito ha chiesto quindi Giletti,  e l’attore ha risposto: “Perché non sapevo di aver vissuto un’esperienza di quel tipo. Mi sono sentito confuso per anni. C’è voluto il movimento Me Too, c’è voluta Asia, che a sua volta ha denunciato, perché capissi cosa fosse successo“. Poi spiega: “Non volevo colpirla direttamente, quindi abbiamo cercato di rimediare in privato. Però, adesso, non sono troppo preoccupato della sua immagine. I fatti ci sono, e io mi sto difendendo”.



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