Mariah Carey parla per la prima volta della sua malattia, soffre di disturbo bipolare (Foto)
Al magazine Peolpe Mariah Carey racconta per la prima volta di soffrire di disturbo bipolare (foto)
Non deve essere stato facile per Mariah Carey confessare la sua malattia, la cantante soffre da tanti anni di disturbo bipolare e ne parla prima volta solo adesso, dopo 17 anni (foto). Il disturbo bipolare le è stato diagnosticato nel 2001 quando la cantante fu ricoverata per un crollo fisico e psicologico. A 48 anni lo confida tra le pagine del magazine People dopo anni di silenzio e sofferenza. Per lei e per chi soffre di questa malattia è importante trovare l’equilibrio giusto e di certo adesso i suoi fan potranno sostenerla e comprenderla. Mariah Carey è tra le grandi star della musica internazionale con ben 200 milioni di dischi venduti. Accettare di avere un problema così grave è stato il primo scoglio da superare, non voleva crederci, confessa che fino a poco tempo fa viveva nella negazione, addirittura nell’isolamento per la paura di esporsi. “Era un peso troppo grande” racconta la cantante su People aggiungendo che non riusciva a sostenere quel peso.
MARIAH CAREY PER LA PRIMA VOLTA CONFIDA LA SUA MALATTIA – SOFFRE DI DISTURBO BIPOLARE
“Ho cercato e ricevuto cure, mi sono circondata di persone positive e sono tornata a fare ciò che amo: scrivere canzoni e fare musica” e mentre lei racconta con queste sue parole noi la immaginiamo sul palco grintosa come sempre con la sua voce unica. Mariah Carey ovviamente assume dei farmaci: “… mi fanno abbastanza bene. Non mi fanno sentire troppo stanca o pigra. Trovare il giusto equilibrio è la cosa più importante”.
Per tanto tempo ha pensato di avere un grave disturbo del sonno, ma si rendeva conto che non era un’insonnia normale: “non stavo sveglia a contare le pecore. Lavoravo, lavoravo e lavoravo… Ero irritabile. Mi sentivo così sola e triste, e anche colpevole di non aver fatto tutto ciò che dovevo per la mia carriera”. “Il disturbo bipolare – spiega ancora la Carey – può far sentire incredibilmente isolati – conclude forte – Ma mi rifiuto di lasciarmi definire o controllare dalla malattia”.