Irama e le votazioni a Sanremo 2025: “cose che la gente non sa che vanno oltre la musica”
Irama senza peli sulla lingua parla di come si vota a Sanremo e non si nasconde: "Settore mangiato da meccanismi che non sono corretti"
In queste settimane Irama non si è, giustamente, tenuto in cecio in bocca, anche quando è sceso in campo per difendere alcune sue colleghe ( in particolare Sarah Toscano) dagli attacchi di chi predica bene e razzola mane. E alla fine forse paga anche questa sua semplicità anche quando è il momento di pensare a dargli un voto, come potrebbe essere successo in questo Sanremo 2025. Ma lui tira dritto e se ne infischia. Sta facendo molto discutere in queste ore, dopo la pubblicazione delle tabelle delle votazioni di pubblico, radio e sala stampa, una intervista che Irama ha fatto con gli inviati di Radio Italia a Sanremo.
A Irama è stato chiesto perchè spesso la sala stampa dia voti così distanti da quelli del pubblico ( e quindi dal televoto), e in quel momento il cantante non si è affatto trattenuto. L’artista ha esordito dicendo che il pubblico non sa tante cose: “È un bel discorso, sai. Io parlo, figurati. Non ho proprio peli sulla lingua.“. Sarà forse anche per questo che ieri alla fine Irama, previsto in scaletta, non si è presentato nella puntata di Domenica IN dedicata al post Festival?
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Irama e le polemiche sulle votazioni a Sanremo 2025
“Perchè il giornalista non ti premia come ti premia il pubblico?” è stato chiesto a Filippo. “E’ un discorso un po’ fittizio, ci sono delle dietrologie e ci sono cose che le persone non sanno che vanno oltre la musica e oltre l’arte. Questo settore è mangiato da meccanismi che non sono corretti. Però al di là di quello ricordiamo che i giornalisti che sono persone, non sono tutti intenditori di musica, non sono artisti o musicisti, sono persone che votano e basta” ha aggiunto Irama parlando di quelle che sono le votazioni a Sanremo.
Va detto che questa polemica sul voto non si placherà facilmente, perchè se decidi di premiare gli artisti solo con il televoto, ci sarà sempre il rischio, come succedeva in passato, che a votare siano i più giovani e dunque che premino il loro beniamino. Anche per questo si era pensato a fare un mix fondendo le varie votazioni. Forse la soluzione definitiva sarebbe quella di eleggere due vincitori, uno per il pubblico e l’altro per gli intenditori di musica? Vai a saperlo…
Il discorso di Irama comunque va anche oltre tutto questo e si riferisce anche a un’altra polemica che si è accesa in queste ore, quella legata a Marta Donà, che è la manager di Olly e che in questi ultimi 5 anni al Festival, ha portato alla vittoria ben 4 dei suoi artisti. Un vero e proprio miracolo. Anche di questo si è molto parlato in queste ore. Case discografiche, management, come dice Irama, non è solo questione di musica. E ha ragione da vendere.