“Fedez è stonato non sa cantare” il video è virale e il rapper risponde
Fedez decide di rispondere alla polemica del giorno dopo il video diventato virale
Dopo aver fatto la storia della Costa Smeralda Fedez tenta anche la storia del maggior numero di stecche su un palco! Si fa per dire, un po’ di sana ironia che lo stesso cantante ha messo nelle sue storie social per rispondere alla polemica del giorno che lo vede protagonista. Tra Sicilia e Calabria, ieri Fedez ha cantato in tre posti diversi in una sola notte, una tripletta ed è stato grande l’entusiasmo di tutti i presenti che hanno atteso numerosissimi l’arrivo del rapper. In una delle tappe però qualcosa è andato storto. L’autotune non ha funzionato nel migliore dei modi e il risultato portato a casa da Fedez è stato disastroso, non a caso appunto, il video di lui mentre canta, o meglio non canta ma stona, è diventato virale.
Fedez risponde alle polemiche sul suo video
E dunque, anche questa volta, Fedez ha deciso di spiegare che cosa è successo con delle storie su instagram. “Video viralissimo del giorno super scoop ieri a una data ho cantato di merd* Sexy shop” ha detto Fedez, con un didascalia in cui ricordava a tutti di non essere Celine Dion. “Non è che in questo caso ho cantato di merd^ perchè non c’era l’autotone, probabilmente avrei cantata di merd* anche senza l’autotune ma in questo caso l’autotune era impostato su una scala armonica diversa dalla tonalità del brano. Quindi anche se l’avesse cantata una persona intonata, non io naturalmente, l’avrebbe stonata comunque perchè l’autotune ti porta su delle note sbagliate rispetto a quelle della canzone” ha spiegato il rapper.
Il video virale di Fedez
“Non vi nascondo che mi girano le palline anche a me perchp ci tengo sempre a dare il meglio” ha aggiunto poi Fedez deluso che in quella canzone le cose non siano andate bene. Purtroppo non è stato facile gestire tutto tecnicamente anche perchè ieri appunto, come vi dicevamo all’inizio, c’erano tre tappe in una notte sola, l’ultima proprio intorno alle 4.
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