Una Voce per San Marino è imbarazzante: quando i social pompano un fenomeno facendo danno anche agli artisti
Letteralmente imbarazzante Una voce per San Marino: un fenomeno social che rischia di non far fare una bellissima figura ai super big che decidono di partecipare
Pensate che a livello di immagine, sia una cosa edificante per Loredana Bertè, una che aveva lasciato il Festival di Sanremo come vincitrice morale, non aver vinto un festival di due lire al quale in qualche modo, è stata “costretta” a partecipare? Si perchè da qualche anno a questa parte, Una voce per San Marino è più un fenomeno social che altro. Provate a uscire oggi per strada e a fermare dieci persone qualsiasi e a chiedere se sanno che cosa sia. Forse una vi saprà dire di che si tratta, a dimostrazione di quanto tutto questo pompare qualcosa di brutto sui social, può fare anche danni agli artisti. Loredana Bertè su quel palco non doveva neppure salirci e il fatto che sia arrivata seconda dopo una band sconosciuta, ne è la dimostrazione. Se ne sono resi conto persino i Jalisse che arrivati noni, non sono neppure saliti sul palco per la premiazione.
Una voce per San Marino: che imbarazzo
Una serata imbarazzante per tutti, anche per lo stesso Biggio che di certo ha gli incubo al sol pensiero che domani dovrà tornare in diretta a Viva Rai 2 con Fiorello. Non ha funzionato nulla: l’audio, problemi di trasmissione, cartellini sbagliati dati ai conduttori…Una serata totalmente da dimenticare con le clip di Biggio che spopolano sui social: “Vi giuro non è colpa nostra” e se ne va dal palco.
Pensate che la band che ha vinto, non era preparata alla cosa, perchè se sei in gara con Loredana Bertè, Marcella Bella, i Jalisse, Pago, di certo non ti aspetti di vincere, che non aveva neppure gli strumenti a disposizione per esibirsi quando erano quasi le due di notte e c’era da celebrare la vittoria. Tutto questo mentre la sala era mezza vuota e la gente continuava ad andare via, altro che fischi a Geolier…Insomma una serata imbarazzante come è imbarazzante anche l’attenzione che i media danno a questa manifestazione che non merita, per quanto sia poco curata, l’attenzione che gli viene data. Fino a quando i grandi artisti si presteranno anche ad andare su quel palco a caccia di un posto all’Eurovision che poi non arriva mai, continuerà a succedere.
Forse in Rai dovrebbero iniziare a pensare a una competizione vera e propria, due serate, per scegliere un brano degno dell’Eurovision che non sia per forza legato a Sanremo. Questo porterebbe anche meno gente a votare una canzone pensando alla competizione europea e regalerebbe alla Rai due grandi serate di successo. E ci toglierebbe anche da questo imbarazzo di dover parlare di un festival totalmente inesistente.
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