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La forza di Giovanni Allevi contro la malattia e il dolore è un brano ispirato al mieloma

E' incredibile la forza di Giovanni Allevi nella lotta contro il tumore, forte il suo esempio

giovanni allevi mieloma

La diagnosi di mieloma ha stravolto la vita di Giovanni Allevi che ha dovuto lasciare il palco per entrare in ospedale, per combattere. Ma Allevi non ha lasciato la sua musica nemmeno per un attimo, è la sua forza, gli regala un altro obiettivo per guarire. La famiglia, gli amici, il pubblico, tutti gli restano accanto e lui ringrazia raccontando con i suoi versi il dolore e la gioia per l’abbraccio che riceve da tutti. Pochi post, non scrive molto ma poi svela che sta dedicando tutto alla musica, che sa scrivendo un brano ispirato al mieloma e ancora una volta ci meraviglia, ci emoziona. Il suo coraggio è evidente quanto la verità che racconta parlando della fragilità e del dolore che a tratti è insopportabile. Allevi è impegnato giorno e notte con la composizione del brano che già immagina sarà il suo traguardo quando tutto sarà finito e il tumore sconfitto.

Giovanni Allevi sta componendo “Mieloma”

Dal giorno in cui ha ricevuto la diagnosi Allevi ha avuto un primo pensiero, quello di comporre una melodia. Assurdo, perché c’è chi “mieloma” ha anche paura di pronunciarlo, lui cerca le note. “Appena ricevuta la diagnosi di Mieloma, prima ancora di chiedere cosa fosse, sono subito andato a vedere a quali note musicali corrispondessero le lettere del suo nome, secondo un procedimento matematico già usato da J. S. Bach” è solo una piccola parte dell’ammirazione che proviamo per Giovanni.


“Ebbene, da Mieloma scaturisce una melodia romantica di sorprendente bellezza! Il primo giorno di ricovero ho iniziato a scrivere un brano per Violoncello e Orchestra, ispirato da quella melodia” da quel momento l’entusiasmo e il finale che già immagina: “Mi sono entusiasmato all’idea che la composizione del brano avrebbe accompagnato tutto il tempo della terapia, come fosse un diario di emozioni fatto solo di note, e quando la mia battaglia sarebbe finita, avrei celebrato la vittoria sulla malattia dirigendo “Mieloma” in teatro, con un grande solista al Violoncello. La composizione mi sta assorbendo giorno e notte – spiega – È pura follia, lotta, dolore, ebbrezza, entusiasmo, gioia sfrenata, meditazione. Sento già di dedicare questo brano a tutte le persone, a quei guerrieri luminosi che stanno soffrendo per la malattia, nella speranza che possano riconoscersi nelle sue note, e possano ricevere da esse la forza di condurre la propria battaglia verso la vittoria – conclude  – Nonostante il dolore, non ho mai amato così tanto la vita come in questo momento!”.

 

 

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