J-Ax e la sua esperienza con il Covid: la paura, la fede e la propaganda al vaccino
J-Ax racconta a cuore aperto la sua esperienza con il Covid: le paure per la famiglia e la riscoperta della fede. Crede nel vaccino
Tra le tante persone che hanno dovuto lottare contro il Covid 19 c’è stato anche J-Ax. Il rapper compare ormai da tante settimane nel promo televisivo che invita i cittadini a fare il vaccino per combattere il virus. Lui dal virus ci è passato e per Alessandro, il suo vero nome, e la sua famiglia non è stato affatto facile. J-Ax si è raccontato senza filtri al Corriere e ha spiegato la sua esperienza con il Coronavirus ma non solo. E’ proprio così che ha anche riscoperto la fede.
“Ero un cristiano come lo sono molti in Italia, non praticante. Ma ho avuto un’educazione cattolica piuttosto rigida, ho fatto tutti i sacramenti, mi sono sposato in chiesa. Quindi no, non ho quel rifiuto a priori che tanti si aspetterebbero da me” ha così affermato.
J-Ax ha affrontato il Covid 19 e ha avuto paura per la sua famiglia: il racconto del rapper e la riscoperta della fede
“Il mio è un discorso semplice: qualsiasi uomo, anche il più ateo, quando vede la morte da vicino si appella a qualcosa di superiore: può essere Dio o ogni altra entità a cui ti aggrappi“ ha così raccontato J-Ax al Corriere della Sera. Il noto artista ha avuto il Covid, lo ha preso ad aprile. E’ stato veramente molto male ed ha avuto parecchia paura. “Avevo mal di ossa, ma era un mal di ossa mai provato prima, mal di stomaco, ma un mal di stomaco mai provato prima, lo stesso con il mal di testa. Era qualcosa di esageratamente più forte rispetto a come siamo abituati: la sensazione è che il tuo sistema immunitario stia fronteggiando qualcosa a cui non era abituato” ha spiegato.
“Ti scopri a recitare quelle preghiere che ti avevano insegnato da bambino. Per dieci giorni sono stato veramente male, non dormivo la notte e la preghiera era che tutto non arrivasse ai polmoni. Mia moglie non riusciva più a mangiare: non lo ha fatto per quattro giorni. Lei non riusciva ad alzarsi dal letto e io giocavo con mio figlio, che ha quattro anni. Il mio pensiero era: e se io peggioro, lui con chi va? Chi lo tiene? Come si fa?” era questa un’altra delle preoccupazioni di J-Ax che non si è arreso. “Ho tenuto duro pensando a questo, una situazione veramente assurda. Mi sforzavo di mangiare tenendo chiusa la bocca con le mani, per cacciare i conati di vomito: sentivo che dovevo farlo, per avere la benzina per stare con lui. Per fortuna abbiamo una casa abbastanza grande, con un giardino. Ci siamo inventati un po’ di giochi, abbiamo fatto mille disegni. E ringraziando l’entità superiore che non vogliamo per forza chiamare Dio, ne siamo usciti” ha raccontato il rapper.
J-Ax promuove il vaccino dopo aver avuto il Covid
Per fortuna tutto è bene quel che finisce bene e adesso J-Ax promuove il vaccino con convinzione sui social e non solo. Per altro l’artista ha raccontato di aver ricevuto delle minacce da parte dei no vax ma non cambia idea. Soprattutto dopo quello che ha dovuto affrontare.