Gianluca Grignani parla degli attacchi di panico e chiede scusa ai figli
Gianluca Grignani chiede scusa ai suoi quattro figli, racconta degli attacchi di panico e dell'ansia che non si può gestire. L'intervista su Vanity Fair
Prima del ricovero in ospedale di Gianluca Grignani per attacchi di panico, ma dopo le ennesime critiche ricevute per i suoi eccessi, per il suo presentarsi in tv non proprio come gli altri artisti, le sue parole su Vanity Fair. Grignani ha rilasciato un’intervista al noto settimanale, un racconto a cuore aperto che forse adesso ha anche un sapore diverso. Il cantante è padre di quattro bambini, ed è forse a loro che devono andare le sue scuse, infatti lo fa ma pur sapendo che sbaglia assicura ai figli che per loro ci sarà sempre anche se è un papà un po’ diverso da quelli più comuni, da quelli dei loro amici.
Chiede scusa ai suoi figli Grignani e su Vanity Fair dice: “… per non essere oggi il padre che probabilmente i loro compagni di scuola trovano fuori dal cancello – poi prosegue – Comprenderanno però un domani che quello che gli sto insegnando io non tutti i papà possono insegnarlo, e forse allora il gioco sarà valso la candela. Soprattutto, vorrei dire loro che non devono preoccuparsi. Se ci sarà da chiedere un’altra volta perdono, lo farò. Ma, se avranno bisogno, potranno contare sulla parte migliore di me”. Il cantante è evidentemente consapevole dei suoi errori, accanto ha la moglie Francesca che si occupa di Ginevra che ha 11 anni, di Giosuè Joshua che ne ha 7, di Giselle di 6 anni e Giona il più piccolo di 3 anni. Grignani non nasconde gli attacchi di panico, l’ansia che racconta al livello 1 è accettabile mentre al livello successivo non lo è più: “E lì corre con la tachicardia e l’angoscia, ti fa vedere i film, non la trattieni, ovunque tu sia è meglio che esci da quella stanza perché non puoi più rispondere di te. Sono momenti devastanti, ma non permetterò che mi pieghino definitivamente ai farmaci”. Ha paura e forse questo lo aiuterà ma aggiunge che chi lo conosce non ha certo paura di lui: la sua casa è piena degli amici dei suoi figli: “Sai qual è il metro? I miei figli invitano gli amichetti di scuola, e i genitori si fidano, li lasciano venire”.
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