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The Substance: 3 motivi per vederlo e 3 motivi per non farlo

Oggi vi parliamo del film The Substance con Demi Moore: ecco 3 motivi per cui vale la pena vederlo e 3 motivi per cui invece potreste non trovarlo convincente

film the substance

​”The Substance” è un film del 2024 diretto da Coralie Fargeat, che si distingue per la sua audace combinazione di horror corporeo e satira sociale. Sui giornali americani si sono letti titoloni come “capolavoro”, “Il film dell’anno”. Ed effettivamente molto si è parlato di questo film, anche grazie allo straordinario lavoro delle due attrici protagoniste. Quello che ci chiediamo è: il film è davvero così bello?

La trama di The Substance, segue Elisabeth Sparkle, interpretata da Demi Moore, una celebrità in declino che, dopo essere stata licenziata dal suo produttore a causa dell’età, ricorre a una sostanza sperimentale del mercato nero per creare una versione più giovane e perfetta di sé stessa, chiamata Sue, interpretata da Margaret Qualley. Questa decisione porta a conseguenze inaspettate e inquietanti, esplorando temi come l’ossessione per la giovinezza e le pressioni estetiche imposte alle donne nella società contemporanea.

E fa parecchio pensare che proprio nella notte degli Oscar, una serata speciale con Demi Moore alla sua prima candidatura come migliore attrice protagonista, per tutti i candidati alla statuetta tra i gadget della serata ci fosse un buono da 20mila dollari da spendere in chirurgia estetica, a dimostrazione che la tematica trattata nel film è più attuale che mai. Tra l’altro, proprio nelle settimane precedenti alla notte degli Oscar si è tanto parlato in tutta l’America della magrezza esibita da tutte le star di Hollywood sui vari red carpet e da come, si notasse anche sul palco, il passare del tempo sui volti degli attori uomini, mentre le donne, sembravano quasi essere tornate indietro, con un magico elisir di eterna giovinezza. Anche questo in fondo, è il senso di The Substance che ha anche raccontato, in qualche modo, la vicenda personale di Demi Moore, che troppo spesso ha dovuto lottare contro chi la credeva una attrice di serie b.

The Substance: perchè vedere il film con Demi Moore o perchè non vederlo

Arriviamo dunque alla nostra analisi, dopo aver visto il film di cui tutti parlano. Ricordiamo che il film ha ricevuto il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes 2024 e ha vinto l’Oscar per la categoria trucco e acconciatura.

Tre motivi per vedere “The Substance”:

  1. La straordinaria interpretazione di Demi Moore: nel ruolo di Elisabeth Sparkle, Moore offre una performance intensa e coraggiosa, affrontando senza paura le sfide fisiche ed emotive del personaggio. La sua interpretazione è stata lodata dalla critica come una delle migliori della sua carriera, mostrando una profondità e una vulnerabilità che aggiungono spessore al film. Se Demi Moore è pazzesca, non si può dire che “‘l’altra lei” sia stata da meno. ​Margaret Qualley è perfetta nel ruolo di Sue e regala una interpretazione che le farà di certo cavalcare una grande onda di successi. Demi Moore si è aggiudicata il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale e una candidatura al BAFTA alla migliore attrice protagonista, al Critics’ Choice Award alla miglior attrice e allo Screen Actors Guild Award per la migliore attrice cinematografica.
  2. La regia audace di Coralie Fargeat: la regista porta sullo schermo una visione unica che mescola horror corporeo e critica sociale. La sua capacità di combinare elementi grotteschi con una narrazione significativa offre agli spettatori un’esperienza cinematografica provocatoria e stimolante. ​I colori, la fotografica, le scelte delle inquadrature, sono perfette e servono a raccontare in modo impeccabile ogni messaggio che si vuole lanciare.
  3. La riflessione sulle pressioni sociali riguardanti l’aspetto fisico: il film affronta in modo incisivo temi come l’ossessione per la giovinezza e le aspettative irrealistiche imposte alle donne. Attraverso la trasformazione di Elisabeth in Sue, la pellicola mette in luce le conseguenze devastanti di una società che valorizza l’apparenza sopra ogni cosa, offrendo spunti di riflessione sulla nostra cultura contemporanea. Come detto in precedenza, si parla di un tema più attuale che mai, che non riguarda solo le star di Hollywood ma anche il mondo della televisione e del cinema nel nostro paese. Teo Youssoufian su CineFacts ad sempio, ha elogiato il film scrivendo che è un’opera pronta per diventare cult, un film esagerato e debordante dove i corpi nudi e il sangue a ettolitri servono come riflessione sulla mostruosità della bellezza a tutti i costi.

Tre motivi per non vedere “The Substance”:

  1. Scene di violenza estrema nella parte finale: il film contiene sequenze particolarmente grafiche e disturbanti, specialmente nel climax finale, che potrebbero risultare eccessive per alcuni spettatori. La rappresentazione esplicita della violenza potrebbe allontanare chi è sensibile a tali contenuti. ​Il film nella sua prima parte si lascia guardare ma poi nel finale, ci sono delle scene di forte impatto che a tratti risultano anche disturbati. Ma è probabilmente questo il senso di chi ha scritto e raccontato una storia così potente. La parte in cui Sue ed Elizabeth lottano tra di loro per la sopravvivenza è parecchio disturbante con tutto il sangue che viene spiattellato ovunque. Consigliamo una visione lontano dai pasti.
  2. Tematiche inquietanti e disturbanti: la pellicola esplora aspetti oscuri dell’ossessione per la bellezza e la perfezione, presentando trasformazioni corporee grottesche che possono risultare sgradevoli o angoscianti per una parte del pubblico. ​Sul finale soprattutto, quando Sue decide di provare a creare una nuova “parte migliore di se” si arriva all’esagerazione che porta alla genesi del mostro. Non è tanto l’aspetto che assumono le due attrici nella trasformazione, quanto il modo violento in cui tutto accade.
  3. Stile narrativo e visivo non convenzionale: l’approccio artistico del film, caratterizzato da una regia sperimentale e da una narrazione non lineare, potrebbe non soddisfare le aspettative di chi preferisce storie più tradizionali o lineari. Quello che potrebbe essere un pregio, per qualcuno potrebbe essere un difetto. Il messaggio che si voleva lanciare probabilmente sarebbe arrivato lo stesso senza un finale splatter che a tratti fa quasi venire il voltastomaco. Un effetto che potrebbe però essere voluto dalla regia.

“The Substance” è un’opera che offre una potente combinazione di performance attoriali di alto livello e una regia innovativa, affrontando temi rilevanti con coraggio e originalità. Tuttavia, la sua natura grafica e il contenuto disturbante lo rendono adatto a un pubblico preparato ad affrontare una visione intensa e provocatoria. A questo punto la decisione spetta a voi!

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