Svegliami a mezzanotte: il documentario sulla vera storia di Fuani Marino toglie il fiato
Presto al cinema Svegliami a mezzanotte il documentario che racconta la storia di Fuani Marino
Ti conquista dal primo minuto. Ti assorbe, ti ipnotizza. Non era facile pensare di ottenere un affetto così forte con un documentario. Troppo spesso pensiamo che la potenza di un libro non sia eguagliabile con quella delle immagini e del suono. E invece Svegliami a mezzanotte, dal 13 febbraio al cinema, dopo esser stato presentato nella sezione Documentari Italiani del Torino Film Festival 40, lascia il segno. Toglie il fiato. Il suono della voce, in un racconto in prima persona che avvolge, la scelta perfetta delle immagini, alternanza avvincete tra realtà e finzione. Luci e e ombre, altalene di emozioni e vortici. Parole, fiumi di parole, come quelle che riempiono i diari di Fuani, che si spoglia e si riveste. Racconta la sua storia la scrittrice. Qualcuno le aveva detto che era troppo personale per essere narrata. E invece lei lo fa. Nome e cognome. Foto, didascalie, attimi sfuggenti di una vita passata. Testimonianze: biglietti di un treno per il ritorno all’università, primo tentativo di fuga non andato a buon fine. Come quei pomeriggi passati a studiare sui davanzali di un terrazzo del sesto piano che poi diventerà il quarto quando Fuani deciderà di togliersi la vita. Pennarelli, penne, corsivo e stampatello. Liste, lunghe liste per descriversi e giudicarsi, per assolversi o forse no. Svegliami a mezzanotte è il racconto potente di una donna che ha scoperto, troppo tardi, il male che l’aveva conquistata e piegata. Intimo e potente, ci racconta senza filtri, il dolore, il senso di inadeguatezza, quel volo. Lo fa per se stessa Fuani, lo deve a Riccardo e alle notti passate a dormire su un tappetino da palestra al suo fianco in ospedale. Ma soprattutto lo deve a Greta. Per suo marito è una crazy wife, ma per sua figlia, deve avere le risposte. Quelle che ancora non le ha dato, quando il suo sguardo si posa su quelle cicatrici che hanno lasciato segni indelebili. Quando le risposte non ci sono. Troppo presto ora, troppo tardi dopo. Fuani sa che arriverà il momento. E quando accadrà Greta, avrà tutte le risposte di una mamma coraggiosa che tanti staranno giudicando, tanti staranno additando. Altri ammireranno per il coraggio e il messaggio di speranza. Tentato suicidio. Due parole su un referto. Due parole nella testa. La vertigine, la consapevolezza e l’incertezza. Oggi il bipolarismo si cura, i farmaci permettono di fare una vita quasi normale. Ma Fuani non riesce a smettere di pensare che forse, un giorno, le medicine non basteranno più a portare via la tristezza, l’angoscia e quella vertigine tornerà di nuovo. Fuani oggi mamma consapevole e donna con le sue pillole sempre dietro ha trovato la formula giusta. Giorno per giorno, passo dopo passo. Per lei, per chi le vuole bene. Per Greta.
Svegliami a mezzanotte: la sinossi del film
“Mi sono uccisa il 26 luglio 2012. Avevo da poco compiuto 32 anni e da neppure quattro mesi partorito la mia prima e unica figlia, Greta.” Il film è il racconto della storia vera di Fuani Marino, una giovane donna che a causa di una forte depressione si lancia dal quarto piano di un palazzo e sopravvive alla caduta. Svegliami a mezzanotte indaga i luoghi oscuri del disagio psichico attraverso i fotogrammi e i frammenti, le parole e le emozioni di un’esistenza fragile, illuminandoli con il racconto di una insperata resurrezione che porta con sè la speranza.
La nota del regista
Svegliami a mezzanotte, vuole scoprire i luoghi oscuri del disagio psichico per cercare di illuminarli con un film che, raccontando di una insperata resurrezione, si apra alla speranza di chi la vedrà. Tra il prima e il dopo dei secondi di quell’interminabile caduta della protagonista sono condensati i grandi temi dell’esistenza umana senza nessuna concessione al melodramma, alla retorica, alla commiserazione. Per farlo, ho sposato lo stile e un meccanismo narrativo, affinato nel tempo, composto da un mix creativo di immagini girate e immagini di repertorio montate e manipolate ad arte per riuscire a raccontare cose che sarebbero difficili da mettere in scena con uno stile più convenzionale o un racconto di finzione. Semplici ma eleganti associazioni visive che mirano a tessere il filo della trama e a compiere un vero e proprio viaggio in soggettiva nei tortuosi meandri della mente umana. Francesco Patierno
SVEGLIAMI A MEZZANOTTE un film di FRANCESCO PATIERNO
liberamente tratto dal libro SVEGLIAMI A MEZZANOTTE di Fuani Marino edito da Giulio Einaudi Editore
con FUANI MARINO voce di EVA PADOAN
sceneggiatura FRANCESCO PATIERNO e FUANI MARINO
una produzione LUCE CINECITTÀ in collaborazione con RAI CINEMA
distribuito da LUCE CINECITTÀ
NELLE SALE DAL 13 FEBBRAIO