La Bella e la Bestia il live action non super il capolavoro Disney originale: l’incanto questa volta non si spezza
La Bella e la Bestia recensione: il live action non super il capolavoro Disney originale; l'incanto questa volta non si spezza
Incassi da record, recensioni positive, ottimi commenti per le interpretazioni fatte dai protagonisti. La Bella e la Bestia arriva al cinema e riempie le sale, ma la domanda che ci facciamo oggi è molto semplice, riempie anche il cuore? Quando ti alzi dalla poltroncina rossa hai la voglia di pensare a quando avrai un figlio e potrai mostrare questo film? Hai la voglia di rivedere con tuo figlio questo film? La sensazione è che il live action che sta davvero mietendo record di incassi negli Stati Uniti ma anche in Italia, faccia tutto quello che deve fare. Ci racconta la storia di Belle, ci porta in Francia, ci mostra la bestia, ci spiega che l’amore, quello vero, va ben oltre le apparenze. Ci spiega che nella vita non tutto dipende dal bello e dal denaro. Ci fa riflettere, ci fa cantare, ci emoziona ma ci incanta come il capolavoro della Disney aveva saputo fare all’inizio degli anni ’90? Per provare a rispondere a quest domanda, è anche necessario spiegare il punto di partenza. Il nostro, o meglio il mio, è il punto di partenza di una giovane donna di 30 anni che i primi anni ’90, quando La bella e la bestia arriva in Italia è troppo piccola per coglierne ogni sfaccettatura, per cui ricorda Chicco ( pensando per tutta la durata del film che fosse una femminuccia), ricorda il padre di Belle un pò grassoccio e dai baffi simpatici e ricorda quell’antipatico di Gaston. Tra musiche, vestiti colorati, magie e incanti, il film lascia il segno e fa sognare. Perchè Belle è una principessa diversa dalle altre, ha amato una bestia, ha scelto gli occhi di quel principe senza sapere che lo fosse. Passati gli anni cambia anche la consapevolezza e il punto di vista è diverso: a 10 anni riscopri che La Bella e la Bestia è molto altro e continui a canticchiare fino a quando raggiungi la maggiore età “ti riporta via, come la marea, la felicità…”. Ora, quando siete usciti dal cinema, guardando il nuovo live action della Disney, avete continuato a cantare quella meravigliosa canzone? Difficile, anche se il brano, riproposto nella versione moderna cantato da Ariana Grande e Jonh Legend è ai primi posti delle classifiche mondiali, non lascia il segno nel racconto al cinema che si basa su un incantesimo. E questo incantesimo, arrivato dalla strega cattiva nella prima parte del racconto de La bella e la bestia dai toni scuri e cupi, travolge il nostro principe ma non travolge noi che restiamo spettatori, che restiamo oggetti alla fine della magia perchè non è servito l’amore di Belle a svegliarci da quello che stava accadendo. E se da adulti si va al cinema a rivedere i film che ci hanno fatto sognare anche nella speranza di evadere da tutto i problemi, dai pensieri, gettandoci nel fiume dell’incanto, forse la Disney ha fatto meglio con altri film che non hanno riproposto una storia come quella che tutti noi conosciamo. Era difficile superare il capolavoro della nuova Disney degli anni ’90. E se gli attori, il regista e tutte le persone che ci hanno lavorato hanno fatto il possibile, regalando ai bambini che vanno al cinema un film moderno e davvero impeccabile, hanno probabilmente deluso le aspettative dei grandicelli che spesso evitano proprio di andare al cinema a rivedere questi capolavori perchè bello come l’originale, non si può!
Tra gli altri problemi di una trentenne che va al cinema a vedere La bella e la bestia, c’è Gaston. Mi spiace dirlo ma non si può scegliere un figo come Luke Evans per il ruolo di Gaston, è davvero un reato. Se infatti da piccola sogni quando vedi il principe baciare Belle e per tutto il tempo aspetti questa trasformazione, a 30 anni immagini altro. E quando hai di fronte Gaston, per un attimo dimentichi anni di lotte femministe, di libri letti e di principi. Probabilmente la scelta è voluta: dimostrare che Belle a differenza di noi altre mosse dall’ormone, sa guardare ben oltre e sogna di avere al suo fianco un uomo che la rispetti, che non pensi solo alla cena da preparare ma che voglia andare in giro per il mondo, raccontare storie di eroi italiani, di amori alla Shakespeare ai propri figli. Belle è davvero impeccabile in questo vista la sua resistenza al bel Gaston!
E poi c’è Le Tont. Ci hanno detto che la Disney apre alle famiglie arcobaleno, che finalmente nei live action moderni ci sarà spazio anche per gli omosessuali e che i bambini grazie a queste storie comprenderanno anche meglio molte cose. Quindi tu arrivi al cinema, sai che c’è questo personaggio che è dichiaratamente gay e quindi arrivi alla fine del film e ti chiedi: ma davvero? Onestamente un bambino di 5, 6 o 7 anni difficilmente avrà compreso che il tutto fare di Gaston ha un debole per lui. Il messaggio che passa non riguarda in nessun modo la sfera sessuale. Le Tont arriva ai grandi e ai piccini per quello che è: un uomo triste, un uomo piccolo, un uomo che ha bisogno di un più forte di lui dal quale prendere ordini. Forse è persino la coscienza di Gaston, forse è quello che Gaston, se non fosse stato alto, bello e forzuto sarebbe stato. Ma da qui a pensare che un bambini comprenda altri messaggi, ce ne passa davvero.
Non si può di certo dire che il film della Disney sia brutto, anzi è il contrario. E’ un film bellissimo che ci mostra tutto quello che il cartone non ci aveva mai mostrato. La bellezza del castello incantato, i colori del piccolo villaggio in cui Belle vive con suo padre. Ma ogni cosa, ogni cosa davvero, è intrisa di ricordi, almeno per chi ha visto il cartone Disney. Ti aspetti di vedere il Lumier che conosci, ti aspetti di vedere quella rosa rossa che perde i suoi petali in tutta la sua magia. Ti aspetti il cartone. Forse è questo il vero problema che magari si risolve in un solo modo: non andando a vedere il film al cinema ma rimettendo alla tv di casa il meraviglioso cartone che resterà per sempre inimitabile.
IL VIDEO DELLA COLONNA SONORA DE LA BELLA E LA BESTIA
Se invece non avete mai visto il film Disney, il cartone del 1991, apprezzerete sicuramente la bravura dei protagonisti, le scelte dello stile. Di meno forse la canzoni che nella traduzione in italiano ( ma anche nell’originale inglese) perdono un pò a causa di una rivisitazione non sempre azzeccata. Non vi accorgerete di quanto nel cartone fosse incantevole la scena in cui tutti i domestici preparano la cena a Belle con il brano “Stia con noi” tra piatti, forchette e bicchieri che danzano davanti agli occhi di una incredula Belle.
Per concludere, noi ce li ricorderemo sempre così!