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E’ morta Anita Ekberg, addio al simbolo della dolce vita

Lutto nel mondo del cinema, all'età di 83 anni ci lascia Anita Ekberg, la musa di Fellini. Resterà alla storia la sua interpretazione ne La dolce vita con Marcello Mastroianni

Lutto nel mondo del cinema. Il 2015 si apre all’insegna dei grandi addii. E’ morta Anita Ekberg la musa di Fellini. Per l’Italia ma non solo, resterà per sempre il simbolo della dolce vita. Inutile infatti nascondere che l’immagine con la quale tutti la ricordano, dai più grandi ai più piccoli, è quella con il suo abito scuro, nella fontana di Trevi a Roma. Anita aveva deciso di restare in Italia, paese che amava. E’ morta poche ore fa a Genzano, cittadina alle porte di Roma dove viveva da anni. L’attrice aveva 83 anni.  Precisamente l’attrice aveva trovato la sua pace in una casa di riposo a Nemi. Icona della ‘Dolce vita’ di Federico Fellini e personaggio suo malgrado dagli anni ’60 ad oggi. Svedese, giovanissima miss del suo paese, nata a Malmoe il 29 settembre, era registrata all’anagrafe come Kerstin Anita Marianne.

Come la conterranea Greta Garbo e prima di Uma Thurman, anche Anita cerca gloria quasi subito a Hollywood ed è Howard Hughes a farle da pigmalione.

Dal 1956 al 1959 è stata sposata con l’attore inglese Anthony Steel; dal 1963 al 1975 con l’attore statunitense Rik Van Nutter (Felix Leiter in Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono).

Negli anni sessanta le sono stati attribuiti flirt con Frank Sinatra, Gianni Agnelli e Dino Risi. Durante la puntata del 5 novembre 2010 de I migliori anni la Ekberg ha più che confermato il flirt con Sinatra, avendo detto che le venne fatta da quest’ultimo una proposta di matrimonio.

Gli esordi non sono memorabili: dopo apparizioni fugaci al fianco di Gianni&Pinotto come di Dean Martin e Jerry Lewis, deve aspettare sei anni (siamo al 1956) per strappare un ruolo da protagonista femminile al fianco dell’irresistibile duo in ‘Hollywood o morte’ di Frank Tashlin, il regista che l’aveva posta sotto la sua ala protettrice per ordine dello Studio. Leggenda vuole che Federico Fellini ne veda una foto su un rotocalco e si abbandoni a un’ammirazione sconfinata che lo porterà a volerla in ogni modo sul set della ‘Dolce vita’ nel ’60. E da lì inizia il successo dell’attrice che resterà alla storia per questa interpretazione e per altri ruoli che le furono dati da Fellini in seguito.



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