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Film da vedere, L’imbalsamatore

Film da vedere- Recensioni L’imbalsamatore L’imbalsamatore è un film diretto da Matteo Garrone nel 2002, riconosciuto come d’interesse culturale nazionale dalla Direzione Nazionale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano. David di Donatello 2003 per miglior sceneggiatura e miglior attore non protagonista (Ernesto Mahieux). Il film si ispira ad […]

Film da vedere- Recensioni

L’imbalsamatore

L’imbalsamatore è un film diretto da Matteo Garrone nel 2002, riconosciuto come d’interesse culturale nazionale dalla Direzione Nazionale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano. David di Donatello 2003 per miglior sceneggiatura e miglior attore non protagonista (Ernesto Mahieux).

Il film si ispira ad un caso di cronaca nera degli anni ’80, la storia del “Nano di Termini”, alla quale gli sceneggiatori hanno tolto molti degli elementi che rendevano scabrosa la vicenda, lasciando una storia d’amore impossibile e la ricerca della bellezza da parte del protagonista. C’è il senso del Male, c’è un’omosessualità velata, c’è un sogno d’amore tra viaggio e fiaba, un amore surreale in cui non si patteggia per nessuno e in cui i buoni si confondono con i cattivi, in un ambiguo gioco di ruolo. L’aria che si respira è malsana e gli ambienti bui, il paesaggio spettrale di Villaggio Coppola, l’opprimente casa di Deborah a Cremona, il tutto contribuisce a porre sulle spalle dello spettatore un pesante stato di ansia, che non riesce a scemare per tutta la durata della pellicola.

La trama del film

Peppino è un imbalsamatore napoletano nano che lavora per la camorra, estraendo droga dai cadaveri. Egli conduce una vita solitaria fino al giorno del suo incontro con Valerio, un giovane alto e bellissimo di cui il tassidermista si innamora. Peppino coinvolge il ragazzo nel proprio lavoro di imbalsamatore, pagandolo profumatamente e ricoprendolo di attenzioni. Valerio, sopraffatto dalla personalità del nano, si trasferisce da lui. Un giorno, durante un lavoro a Cremona, i due incontrano Deborah. Tra lei e Valerio è subito passione e la ragazza lascia il lavoro per unirsi al viaggio dei due uomini. Peppino dapprima accetta la ragazza, convinto che sia solo un breve passatempo, ma presto stanco, cerca di allontanarla in ogni modo. Valerio, però, decide di stare con Deborah, la quale è incinta, e si trasferiscono da lei. Il nano continua ad infastidire la coppia e, in un momento di crisi, convince Valerio a tornare con lui, proponendogli un lungo viaggio a Cuba. Prima che i due partano, Deborah li rintraccia convincendo il ragazzo a lasciar perdere. Così l’imbalsamatore esausto e uscito di senno, estrae una pistola minacciandoli. Nel finale, volutamente ambiguo, si vedrà Peppino morto, ucciso da una pallottola, che non ci è dato sapere se esplosa da Valerio o dal nano stesso, preda del rimorso.

Un film forte e intenso, nella sua drammaticità noir, assolutamente da non perdere. Per la visione di un extra di un certo peso (un dietro le quinte, con interventi degli addetti ai lavori), noleggiare il dvd.

Cristina Lucarelli

1 response to “Film da vedere, L’imbalsamatore

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