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Cinema: al via la 64° edizione del Festival di Berlino (video)

E' cominciato ieri il Festival internazionale del cinema di Berlino e già sono scattati gli applausi. A meritarseli è stato Wes Anderson con il suo The Grand Budapest Hotel. Anche se fuori concorso, si attende ora con ansia la programmazione del nuovo film di Clooney

Ieri sera è cominciata ufficialmente la 64esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, un evento cinematografico di portata mondiale che dal lontano 1951 offre al pubblico e ai suoi addetti ai lavori una selezione di film straordinari. Grandi nomi e registi di nicchia si sfidano per ricevere il prestigioso Orso d’oro.

Grandi applausi e critiche lusinghiere hanno accompagnato la prima mondiale dell’atteso film di Wes Anderson The Grand Budapest Hotel. Il Film d’apertura del Festival, omaggio al cinema dei grandi registi europei rifugiatisi ad Hollywood durante la Seconda Guerra Mondiale, ha dettato la linea di questa 64esima edizione. Un cast eccezionale per una pellicola eccezionale.

Qualità e quantità (circa 400 film). Il programma del Festival di Berlino vedrà un susseguirsi di proiezioni sino al 16 febbraio. In corsa per aggiudicarsi l’Orso d’Oro ci saranno venti pellicole. Spiccano i nomi dell’americano Richard Linklater con Ethan Hawke nel dramma sentimentale Boyhood, girato nell’arco di 12 anni e in prima mondiale al Sundance; del franco-algerino Rachid Bouchareb con La voie de l’ennemi (nel cast Forest Whitaker, Harvey Keitel e Brenda Blethyn) e del norvegese Hans Petter Moland, vecchia conoscenza della Berlinale per The Beautiful Country, con il suo Kraftidioten. Il Paese ospitante, dal canto suo, entra prepotentemente in gara con quattro titoli: Jack di Edward Berger di cui si dice molto bene, Kreuzweg di Dietrich Bruggemann, Zwischen Welten di Feo Aladag e Die geliebten Schwestern di Dominik Graf.

L’Italia – Solo due saranno i titoli italiani presenti a Berlino, entrambi presentati nella sezione Panorama, che con quella chiamata Forum presentano il cinema più alternativo e più innovativo: si tratta di Felice chi è diverso, il documentario sull’omosessualità di un Gianni Amelio fresco di outing, e di In grazia di Dio, nuovo film di Edoardo Winspeare interpretato da un cast tutto al femminile.

L’Orso d’Oro alla carriera – L’Orso d’Oro alla carriera 2014 porterà il nome di Ken Loach, regista britannico che ha dedicato tutta la sua opera cinematografica alla descrizione delle condizioni di vita della classe operaia. La sua carriera, costellata di premi prestigiosi, conta 24 lungometraggi simbolo del cinema impegnato tra cui spicca l’ultimo La parte degli angeli premiato a Cannes nel 2012.

Non mancheranno i vip – Attesa anche la proiezione di The Monuments Man di George Clooney (fuori concorso), che annovera un cast di tutta eccezione: da Matt Damon a Bill Murray, da Jean Dujardin a Cate Blanchett, la pellicola di Clooney, tratta dall’omonimo libro di Robert Edsel racconta la storia di un plotone dell’esercito americano, composto da critici ed esperti d’arte, direttori di musei, ed elementi simili durante la seconda guerra mondiale, che ha il compito di cercare e recuperare ogni opera d’arte rubata dai nazisti per poterle riportare negli Stati Uniti d’America e salvarle dalla volontà di distruggerle di Adolf Hitler.

L’omaggio – Verrà ricordato sicuramente anche Philipp Seymour Hoffman, che nel 2000, a Berlino, vinse l’Orso d’Oro per l’interpretazione nel film di Paul Thomas Anderson Magnolia.

Di seguito, il trailer del film d’apertura del Festival.

http://www.youtube.com/watch?v=y02CyAOpAWE



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