Stephen Fry racconta di aver tentato il suicidio
Stephen Fry ha raccontato di aver tentato di togliersi la vita a causa della depressione da disturbo bipolare
Stephen Fry ha confessato di aver tentato il suicidio lo scorso anno. Fry, uno degli attori più importanti che ci sia nel Regno Unito, ha raccontato che in preda alla depressione da disturbo bipolare ha provato a togliersi la vita. Un suo collaboratore è riuscito a salvarlo, rientrando in tempo in albergo e trovandolo privo di sensi nella sua camera. L’attore ha rischiato dunque di morire a causa di un’overdose mentre si trovava lontano da casa sua, all’estero, per girare un documentario. In merito a questo episodio ha dichiarato che effettivamente lui è “vittima dei suoi stessi umori” e dunque poco può farci. Sthephen Fry, ora 55enne, aveva già raccontato in passato di aver sofferto di disturbo bipolare durante la sua adolescenza e che il suo primo tentativo di suicidio risale a quando aveva solo 17 anni. Solo adesso però, per la prima volta, ha voluto parlare in maniera molto chiara e dettagliata di quella battaglia con se stesso e di quegli stati d’animo che lo assalivano facendogli vedere tutto completamente nero. E dunque per raccontarsi ha scelto un teatro londinese, dove ha parlato di questo suo gesto come atto di responsabilità. Infatti Fry, da questo suo male di vivere è riuscito a creare un vero impegno sociale, non solo come attore ma anche come scrittore molto prolifico. Inoltre presiede anche la fondazione Mind, dove ci si occupa della cura delle malattie mentali. Il personaggio è decisamente noto nel Regno Unito anche perché ha condotto diversi programmi televisivi oltre che ad aver recitato nelle pellicole cinematografiche che lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo come Wilde o Gli amici di Peter. Senza alcuna vergogna ha raccontato che: “Sono vittima dei miei stessi umori, più di altri forse, sicuramente in una misura che richiede che io debba prendere delle medicine, per non toccare punte di esaltazione da una parte o sprofondare nella depressione arrivando sull’orlo del suicidio dall’altra.” Prosegue dicendo: “Non c’è motivo dietro l’impulso di togliersi la vita. Non c’è un perché, se ci fosse una ragione ci si potrebbe ragionare fino a dissuadere”.