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Sta per piovere arriva al cinema, il trailer ufficiale

Trailer ufficiale Sta per piovere al cinema dal 9 maggio 2013

Sta per piovere sarà al cinema nelle sale italiane da giovedì 9 maggio. Si tratta di un racconto che parla di attualità e dei problemi che devono affrontare i giovani immigrati di seconda generazione. Il regista è Haider Rashid, figlio di un padre iracheno e di una madre italiana, nato a Firenze. Per questa ragione conosce molto bene le questioni che tratta nel suo film e per molte cose infatti trae spunto da problematiche personali e urgenti. In tal modo vuole mettere in rilievo il contrasto che esiste tra l’Italia reale, fatta di chi la vive, e tra lo scenario legislativo del tutto arcaico e sorpassato rispetto alla società attuale. Sta per piovere rappresenta quindi un lavoro di documentario che si pone in bilico tra il cinema verità e la finzione, dove i problemi quotidiani si confrontano con il concetto che si ha dello straniero nella nostra cultura. Sta per piovere al cinema dal 9 maggio. La storia racconta di Said, un ragazzo molto sicuro di sé, figlio di genitori algerini, ma nato e cresciuto in Italia. È uno studente che lavora part-time come panettiere. All’improvviso però, in seguito al suicidio del direttore dell’azienda in cui lavora il padre di Said, tutta la famiglia si trova, per la prima volta dopo trent’anni, senza la possibilità di poter rinnovare il permesso di soggiorno. Arriva così il tanto temuto decreto d’espulsione. E così il ragazzo, che si sente ed è italiano, si trova all’improvviso a dover ritornare in una terra che non ha nemmeno mai visto. Said si mette subito alla ricerca di una soluzione, rivolgendosi ad avvocati, sindacati, giornalisti e fa qualsiasi cosa pur di riuscire a far porre l’attenzione su questo argomento così concreto e così attuale nella società italiana. In tal modo si effettuerà un percorso verso la stantia burocrazia legislativa che non farà altro che porre Said in una condizione non semplice: o rimanere in Italia e vivere da clandestino oppure ritornare in un Paese che non conosce e ripartire da zero, assieme alla sua famiglia.

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