Oscar 2011, ha vinto il film più bello?
Capisco bene la fama e il successo di Il Discorso del Re, ma alcuni dei suoi concorrenti, meno famosi e meno nominati, meritavano qualcosa in più. Il Discorso del Re è un buon film ma è stato sopravvalutato fin dalle nomination. Voglio dire, la storia è ben sviluppata, ma il film si affida quasi esclusivamente […]
Capisco bene la fama e il successo di Il Discorso del Re, ma alcuni dei suoi concorrenti, meno famosi e meno nominati, meritavano qualcosa in più. Il Discorso del Re è un buon film ma è stato sopravvalutato fin dalle nomination. Voglio dire, la storia è ben sviluppata, ma il film si affida quasi esclusivamente a Firth e Rush. Hooper e il suo film, tuttavia, avevano la schiena coperta da una serie di premiazioni che hanno contribuito alla vittoria su Fincher, che nella “miglior regia” di The Social Network ci sperava e neanche poco, visto che sono anni che è in attesa dell’Oscar.
A mio avviso l’unico premio davvero meritato di The King’s Speech è quello di Firth, inoppugnabile, e ancora non mi spiego tutte le nomination. Il film di Fincher (The Social Network) vince invece per la migliore colonna sonora (di Trent Reznor e Atticus Ross), miglior montaggio e miglior sceneggiatura adattata. Personalmente, riteng osia il film di Fincher che quello di Hooper inferiori a Il Cigno Nero di Aronofsky, che si aggiudica solo il premio per la migliore performance femminile, quella di Natalie Portman. The Social Network non brilla per originalità, è una storia che abbiamo già visto nel film I Pirati di Silicon Valley, praticamente identico ma passato in sordina ai tempi in cui è stato proiettato. Inception fa incetta di premi per miglior sonoro, miglior montaggio sonoro, migliori effetti speciali e… ho capito bene? Miglior fotografia, già vista e rivista in tantissimi sci-fi movies: buona, ma sicuramente inferiore a quella di Il Grinta, che fa proprio della fotografia il suo punto di forza. Toy Story 3, candidato inspiegabilmente per l’Oscar al miglior film e al miglior lungometraggio animato, ha prevedibilmente scippato il premio a The Illusionist, il film d’animazione francese scritto dal commediografo Jacques Tati, qualitativamente superiore al film della Pixar. Il migliore attore non protagonista è Christian Bale. Bale aveva già fatto razzia di premi, anche ai Golden Globes, per la sua performance mozzafiato in The Fighter, in cui interpreta un ex campione di pugilato dipendente da crack e, come al suo solito, integra alla perfezione fisicità e recitazione, sicuramente una delle statuette più meritate. Insieme a lui vince Melissa Leo: The Fighter si conferma a conti fatti un film d’attori. Inside Job scalza invece il documentario di Bansky sulla street art, Exit trough the gift shop, del resto più artificioso e meno interessante del primo, che non ha paura di entrare nel vivo della crisi economica, senza peli sulla lingua.
In conclusione, nonostante qualche “ingiustizia” sempre in agguato agli Academy Awards, quest’anno si è preferito premiare titoli e performance di spessore senza lasciare l’amaro in bocca come spesso succede, anche se non c’erano concorrenti scomodi ed eccessivamente Hollywoodiani (nell’accezione negativa del termine). Nessun grosso disappunto e premiazioni piuttosto prevedibili, già centrate da molto tempo un po’ da tutti coloro che seguivano le nominations. Chi, come me, sperava che Il Cigno Nero, Il Grinta o Un Gelido Inverno arraffassero qualcosa in più è rimasto deluso, dato che Il Discorso del Re ha rubacchiato qui e lì insieme ad Inception, due titoli validi ma un tantino sopravvalutati. Sono state, per l’appunto, proprio le premiazioni più tecniche ad essere assergnate un po’ alla rinfusa, per la serie “dai, quel film non ha vinto molto ma è piaciuto a un sacco di gente, diamogli comunque la miglior fotografia”. Peccato, perchè molti dei film in concorso erano film molto “tecnici”, ma i giudici hanno assegnato una quantità discreta di premi di convenienza.
Francesco Vassallo
1) toy story 3 se li meritava tutti e 5 gli oscar in nomination…
2) meglio della pixar non c’è niente…
3) la pixar è insuperabile e per questo prima di scivere cerca di documentarti su quello che scivi.